Domenico Loizzi, head of business development di Consultinvest Investimenti Sim, illustra i criteri di scelta del mix di fondi propri e terzi nell’ottica della costruzione del portafoglio di un cliente tipo della rete
Domenico Loizzi, head of business development di Consultinvest Investimenti Sim
Abbiamo rivolto delle domande ai responsabili dello sviluppo delle reti commerciali di alcune fra le banche, reti e sim italiane più attive sul territorio. La base di partenza è l’Osservatorio sui sottoscrittori di fondi comuni 2021 di Assogestioni dal quale emergono due spunti: lo sportello bancario rimane ancora il canale distributivo preferito dagli investitori italiani in fondi, ma per le reti ci sono ampi margini di crescita in alcuni segmenti.
In questo articolo ne discutiamo con Domenico Loizzi, head of business development di Consultinvest Investimenti Sim. Il numero estivo di FocusRisparmio Magazine (luglio-agosto) ospiterà un ulteriore approfondimento dedicato al tema.
Quali fattori tenete in considerazione nello sviluppo della rete oltre gli aspetti considerati nello studio Assogestioni?
In Consultinvest cerchiamo di evitare parametrizzazioni/fattori; l’attività di sviluppo della rete dei consulenti finanziari non si prefigge un obiettivo caratterizzato esclusivamente da variabili numeriche. Per noi è fondamentale una ricerca di persone che verta sulla qualità e sulla potenzialità dei nuovi colleghi. Crediamo che si possa costruire insieme un ambiente sereno e stimolante dove ognuno si possa esprimere al meglio, dove vi sia una condivisione delle scelte di visione aziendale, dove anche il giovane consulente possa esser supportato in un virtuoso percorso di crescita ed apprendimento.
Visto il vostro catalogo prodotti, come vengono scelte le fund house estere nell’ottica della costruzione del portafoglio del vostro cliente tipo?
Nel tempo abbiamo costruito un catalogo prodotti con le migliori fund house presenti sul mercato, la nostra rigorosa due diligence quali-quantitativa è volta alla ricerca di trasparenza, qualità, stabilità e valore aggiunto per i nostri clienti, controlliamo con estrema attenzione molteplici variabili per prevenire rischi e problematiche. Il nostro cliente ‘medio’ ha costruito un portafoglio di investimento tramite strumenti di investimento volti alla flessibilità nelle diverse asset class, ampiamente diversificato e dove non sono presenti forti livelli di concentrazione.
Qual è la logica sottostante alla selezione del vostro mix fondi italiani (sia della casa che terzi) e fondi esteri nella proposizione commerciale complessiva della rete?
Non vi è un modello di costruzione rigoroso del mix tra fondi italiani e fondi esteri le scelte partono dal basso ‘bottom up’ in maniera indipendente, ovvero il portafoglio del cliente è composto dalle migliori eccellenze in ambito di prodotti di investimento italiani o esteri, mettiamo a disposizione un catalogo dove per ogni asset class si possano scegliere gli strumenti più adeguati. La costruzione di un portafoglio composto da fondi e polizze deve rispecchiare ed esaudire i bisogni del cliente e le sue reali esigenze.
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