Le valute digitali rappresentano un cambiamento fondamentale di tecnica finanziaria che tende a ridurre l’importanza del credito e crea sistemi in cui la quantità di mezzi di pagamento è determinata in modo irreversibile dalla remunerazione di attività lucrative. Per queste due considerazioni le criptovalute sembrano essere strumenti non adatti allo sviluppo di un’economia moderna. Esiste però una forte spinta ideologica, un sogno che va avanti da centinaia di anni
I mercanti hanno sempre cercato di sfuggire al dominio monetario di re e imperatori. Le grandi trading companies medievali avevano inventato un sistema di lettere di credito con cui trattavano i loro affari. La fiera di Lione, che si teneva in marzo, serviva a fare il conteggio dare e avere delle lettere di credito delle varie trading companies e portare il saldo al nuovo anno. In questo modo le trading companies sfuggivano al controllo imperiale.
Nel secolo scorso ci sono stati molti tentativi di creare monete alternative per scopi sociali. L’obiettivo delle monete alternative era in genere risolvere su base locale problemi sociali quali la disoccupazione. Molti di questi tentativi erano ispirati dalle idee di Silvio Gesell, un imprenditore, economista, filosofo tedesco-argentino che introdusse l’idea che il denaro doveva circolare rapidamente e non doveva essere trattenuto. Per questo inventò uno schema di moneta a tempo per cui il denaro perdeva valore se trattenuto. L’unica di queste monete alternative che è sopravvissuta in modo non marginale è il WIR svizzero una moneta alternativa usata in Svizzera. Inizialmente ispirata alle idee di Gesell, il WIR è oggi una moneta parallela al franco.
Per analizzare le criptomonete nell’economia attuale e futura dobbiamo rispondere a quattro domande fondamentali che si applicano a ogni tipo di moneta:
-Che cosa sono le criptovalute?
-Come vengono create e distribuite le criptovalute?
-Quale è la fiducia nel sistema delle criptovalute?
-Quali sono i vantaggi e svantaggi delle criptovalute?
In tutti i paesi con economie avanzate, le valute ufficiali hanno una struttura piramidale. Il livello fondamentale è costituito dalle banconote emesse dalle banche centrali. Nella maggior parte delle economie avanzate, le banconote costituiscono una piccola frazione, 3-5%, del denaro circolante. La maggior parte del denaro è costituito dai conti correnti che sono numeri scritti nei computer delle banche. I numeri che caratterizzano un conto corrente rappresentano il potere di acquisto del titolare del conto. Il denaro è costituito da numeri scritti nei computer del sistema bancario.
I conti correnti rappresentano il secondo livello nella gerarchia del denaro. Infatti, i conti correnti sono debiti della banca nei confronti del cliente pagabili in banconote. In passato le banche erano intermediari e dovevano tenere riserve di banconote sufficienti a garantire, in condizioni normali, la convertibilità in banconote dei depositi. Se troppi clienti volevano convertire i loro conti per mancanza di fiducia (bank run) una banca diventava insolvente e falliva. Oggi in pratica la convertibilità in banconote è richiesta per piccole transazioni. Per contro le banche devono essere sempre in grado di trasferire i fondi di un cliente ad un’altra banca. A questo fine devono avere riserve sufficienti. Le riserve sono conti correnti delle banche con la banca centrale.
Cosa sono e cosa non sono le criptovalute
Le criptovalute non hanno una struttura gerarchica come le valute classiche. Le criptovalute non sono costituite da banconote perchè non esiste una entità centrale che le emette. Le criptovalute sono rappresentate solo da numeri scritti in un computer. Le criptovalute non rappresentano debiti pagabili in banconote. Nel caso delle criptovalute quali bitcoin, i numeri che rappresentano i conti in bitcoin non sono scritti nei computer delle banche ma sono scritti nei computer degli utilizzatori. La differenza fondamentale da un punto di vista tecnologico è questa: le criptovalute sono numeri scritti nei computer individuali e le transazioni avvengono direttamente senza intervento di un’entità centrale. Le garanzie della liceità del trasferimento sono date dalla tecnologia blockchain.
Nella teoria del denaro è fondamentale distinguere la natura del denaro dai processi con cui viene creato e distribuito. La creazione delle valute classiche avviene nel sistema bancario quando una persona o un’azienda ricevono un finanziamento dalla loro banca e il corrispettivo del prestito è accreditato sul conto. La banca crea denaro semplicemente scrivendo nel conto del cliente un numero eguale al prestito concesso. La banca ha una passività formata dal conto cliente ed un’attività formata dal prestito. Quando il cliente restituisce il prestito il denaro viene distrutto.
Il denaro viene creato anche quando la banca centrale decide di acquistare titoli da non-banche, ad esempio da un fondo pensioni. Poichè le banche centrali non hanno contatti diretti con il pubblico, per acquistare un titolo da una non-banca la banca centrale si serve di una banca intermediaria che accredita l’importo dell’acquisto del titolo sul conto del cliente e riceve dalla banca centrale un corrispettivo come riserva. Per questa ragione, con le operazioni di Quantitative Easing le banche hanno incrementato enormemente le loro riserve.
Il sistema bancario crea denaro con un meccanismo a somma zero nel senso che ad ogni conto corrente, che costituisce una passività per la banca, corrisponde un’attività formata o dal debito di un cliente o da una riserva creata dalla banca centrale. Nei conti della banca centrale le riserve accreditate alle banche appaiono come passività a cui corrisponde l’attivo del titolo acquistato. È importante rimarcare che il sistema bancario non ha bisogno di depositi per erogare prestiti e perciò può creare denaro dal nulla.
Il meccanismo di creazione del denaro delle criptovalute è diverso. Nuove criptovalute sono create come remunerazione dei miners, cioè delle entità che verificano la liceità e correttezza delle transazioni. Questa è una fondamentale differenza: le criptovalute sono create come remunerazione di un qualche agente. Il software del sistema aggiorna il conto del miner aggiungendo criptovalute quando il miner ha completato il suo compito. Mentre l’ammontare delle valute classiche oscilla in funzione dei prestiti in essere, le criptovalute create sono permanenti.
Veniamo ora al problema della fiducia. Il famoso economista americano Martin Shubik ripeteva sempre che il denaro è fiducia. Questo sembra ovvio dal momento che il denaro è qualcosa di astratto che gestisce tutti i flussi economici. Osserviamo innanzitutto che sia le monete classiche sia le criptovalute sono create da un sistema privato. Le banche e, in molti casi, anche le banche centrali sono entità private.
Concettualmente il sistema tradizionale è costruito in modo da evitare indebiti profitti. I sistemi di criptovalute, per contro, non sono basati su un sistema di credito a somma zero. Sistemi quali Bitcoin creano criptodenaro che non verrà mai distrutto come accade invece nel caso della restituzione di un debito che distrugge denaro. Ovviamente una criptovaluta potrebbe essere distrutta dal collasso totale del sistema informatico che la supporta. Creare criptovalute è un’attività che i miner intraprendono a fini di lucro. Ci sono regole che stabiliscono quanto sia profittevole creare criptovalute attraverso l’attività di mining. Tuttavia queste regole possono essere cambiate. L’assenza di un’autorità centrale non è una garanzia. Si potrebbe anche immaginare un sistema di criptovalute create per remunerare certi tipi di lavoro e non solo per remunerare il controllo del sistema.
Il fatto che le criptovalute siano, in ultima analisi, il risultato di attività con fini di lucro diretto dovuto alla creazione di denaro mina chiaramente la fiducia nel sistema. Dal punto di vista dell’utilizzo di criptovalute come mezzi di pagamento, l’estrema variabilità dei cambi rispetto a valute tradizionali è un ostacolo difficilmente superabile. Un esercizio commerciale puo’ accettare pagamenti in criptovalute per motivi di marketing o eventualmente ideologici ma deve proteggersi contro le fluttuazioni. Ad esempio, negli ultimi due anni il tasso di cambio di Bitcoin con euro è passato da 6.500 ad un massimo di 56.000 ed è ora intorno a 20.000. Dal punto di vista speculativo è molto difficile fare previsioni corrette.
Rimane aperta la questione sul futuro delle criptovalute. Per quale motivo le criptovalute dovrebbero diventare uno standard in competizione con le valute classiche? Le valute classiche sono basate su un sistema di credito che si è rivelato essenziale per la conduzione delle transazioni commerciali ed industriali. Nel caso delle criptovalute il credito può essere erogato solamente come prestito di fondi personali. I sistemi di valute classici e le criptovalute sono due sistemi finanziari completamente diversi. Il primo è basato su un sistema di credito a somma zero, il secondo è basato sulla creazione irreversibile di posizioni ubicate in computer privati.
Il sistema classico presenta la tracciabilità dei fondi mentre le criptovalute non sono in linea di principio tracciabili. La tracciabilità è in ultima analisi una decisione dei governi. La tracciabilità attuale non ha impedito enormi flussi di denaro proveniente da attività illecite. E’ illusorio pensare che la mancanza di tracciabilità delle criptovalute favorisca la criminalità.
Le banche centrali hanno espresso interesse a creare le loro criptovalute per avere uno strumento agile per rimpiazzare le banconote, ciononostante non sono certamente interessate a creare sistemi di valute alternativi alla valuta ufficiale.
Per concludere, le criptovalute rappresentano un cambiamento fondamentale di tecnica finanziaria che tende a ridurre l’importanza del credito e crea sistemi in cui la quantità di mezzi di pagamento è determinata in modo irreversibile dalla remunerazione di attività lucrative. Per queste due considerazioni le criptovalute sembrano essere strumenti non adatti allo sviluppo di un’economia moderna. Esiste pero’ una forte spinta ideologica che vede nelle criptovalute la possibilità di eludere il controllo dei governi a favore della libera iniziativa attraverso la tecnologia. Questo è un sogno che va avanti da centinaia di anni. È quindi possibile che siano le grandi aziende internazionali a sviluppare sistemi di pagamento alternativi alle valute classiche.
* Sergio Focardi insegna “Economia della complessità” alla Franklin University Switzerland di Lugano, Svizzera.
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