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Banche e assicurazioni sotto i riflettori di Bruxelles, dove ora Parlamento e Consiglio Ue sono al lavoro su direttiva e regolamento sui requisiti di capitale degli istituti e sulla legislazione sul settore assicurativo
Per costruire una casa solida occorre partire dalle fondamenta. Non a caso, banche e assicurazioni – alle fondamenta del sistema finanziario – rappresentano alcuni dei centri nevralgici degli interventi normativi cui si lavora a Bruxelles. Nell’ottica di una politica regolamentare orientata a costruire, appunto, un sistema finanziario solido, efficiente e sicuro per i risparmiatori, e in grado allo stesso tempo di sostenere l’economia.
Tra i dossier sotto i riflettori per il mondo dei servizi finanziari spiccano in particolare il pacchetto Basilea 3, che punta a rafforzare il sistema bancario e a prepararlo meglio ad affrontare il futuro (senza dimenticare la sfida della sostenibilità); la direttiva Solvency 2 nel settore delle assicurazioni, che intende far sì che assicuratori e riassicuratori continuino a investire supportando le priorità politiche dell’Ue, in particolare il finanziamento della ripresa da Covid, il completamento della Capital Markets Union e la possibilità di indirizzare le risorse nell’implementazione dello European green deal e quindi il finanziamento di un’economia neutrale dal punto di vista delle emissioni.
Basilea 3, un treno in ritardo (ma che non è deragliato)
Il 29 gennaio del 2020, appena poche settimane prima che l’Europa venisse travolta dalla pandemia (e con essa le sue priorità), la Commissione europea pubblicava un nuovo programma di lavoro sotto il cappello di una delle priorità dell’istituzione, quella di promuovere “un’economia per le persone”. Nello specifico, l’intento era di rivedere la direttiva e il regolamento sui requisiti di capitale delle banche (Crd e Crr) per completare l’implementazione del cosiddetto pacchetto Basilea 3. Nel frattempo la pandemia rimescolava le carte, ritardando una revisione attesa già per la seconda parte del 2020.
Ma, seppure in ritardo, il treno di Basilea 3 è partito e ha già superato la prima stazione: il 27 ottobre scorso la Commissione ha adottato la revisione delle regole bancarie, implementando gli standard di Basilea e tenendo conto delle specificità delle banche Ue. L’obiettivo è di rafforzare il sistema senza imporre requisiti troppo penalizzanti per le banche. La proposta per esempio intende garantire che i modelli interni utilizzati dalle banche per calcolare i loro requisiti patrimoniali non sottovalutino i rischi legati agli impieghi, per far sì che il capitale sia sufficiente per coprire tali rischi. Inoltre, si inseriscono i rischi Esg tra i fattori che le autorità di vigilanza devono valutare nelle revisioni prudenziali periodiche.
Attualmente, la revisione è all’esame del Parlamento e del Consiglio Ue.
Solvency 2, una spinta agli investimenti di lungo termine in Europa
Parlamento e Consiglio sono al lavoro anche su un altro pacchetto di regole presentato dalla Commissione negli ultimi mesi. In dettaglio, lo scorso settembre dal Barlaymont è arrivata l’adozione di una revisione complessiva della legislazione dell’UE in materia di assicurazioni, in particolare della direttiva Solvency 2 (entrata in vigore nel 2016), con l’obiettivo di consentire alle imprese di assicurazione di aumentare gli investimenti a lungo termine nella ripresa dell’Europa dalla pandemia (con il senno di poi e in prospettiva, probabilmente anche per rintuzzare i contraccolpi del conflitto tra Russia e Ucraina).
La revisione proposta dagli esperti della Commissione punta inoltre a rendere il settore assicurativo, ma anche quello riassicurativo, più solido, migliorandone così la capacità di far fronte a crisi future e proteggere i contraenti. E a introdurre norme semplificate e più proporzionate per alcune imprese di assicurazione più piccole. Gli emendamenti proposti intendono rendere le imprese assicurative più efficienti anche in contesti di mercato difficili – considerando per esempio che i player del settore da anni operano in un contesto di rendimenti estremamente compressi – sostenendo il loro ruolo di investitori pazienti e di sostenitori dell’economia reale, riducendo la sensibilità dell’industria alle fluttuazioni del mercato e rafforzando la sua capacità d gestire determinati tipi di rischi, come quelli legati al cambiamento climatico. Allo stesso tempo, i consumatori dovrebbero essere più protetti – grazie alla garanzie di una maggiore solidità delle compagnie – e meglio informati sulla situazione finanziaria del loro assicuratore.
Gli esperti della Commissione si aspettano che le misure proposte siano in grado di liberare 90 miliardi di euro di capitali nel breve termine.
La revisione, oltre a intervenire sulla direttiva Solvency 2, contiene anche una proposta legislativa per una nuova direttiva sul risanamento e la risoluzione nel settore assicurativo. La direttiva dovrebbe introdurre un nuovo processo di risoluzione ordinata, per proteggere meglio i contraenti, l’economia reale, il sistema finanziario, e far sì che le autorità nazionali siano meglio attrezzate in caso di insolvenza di una impresa di assicurazione.
La proposta, che si basa sulla consulenza tecnica dell’Eiopa (l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), punta a istituire dei collegi di risoluzione, che consentiranno alle autorità di vigilanza e alle autorità di risoluzione competenti di intraprendere azioni coordinate, tempestive e decisive per affrontare eventuali problemi nell’ambito dei gruppi assicurativi transfrontalieri, garantendo il miglior risultato possibile per i contraenti e l’economia in generale.
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Barometro da Bruxelles è la rubrica di FocusRisparmio dedicata alle dinamiche regolamentari e al dibattito politico nell’Ue su temi in grado di produrre un impatto significativo sull’industria dei servizi finanziari e del risparmio gestito in particolare.

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