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La società di consulenza ha presentato il modello ‘Prompt Banking’, basato sull’intelligenza artificiale: ricavi su del 4,5% in tre anni e produttività in aumento tra il 20 e il 30%
Più ricavi, meno costi e un utile operativo in crescita del 14%. Ecco quanto può valere l’intelligenza artificiale per gli istituti di credito italiani. A fare i conti è stata Accenture, che ha presentato il modello di ‘Prompt Banking’, una nuova concezione di banca che integra l’IA su larga scala riducendo i costi e personalizzando al massimo l’esperienza del cliente. E può far crescere la produttività complessiva tra il 20 e il 30%, con un impatto positivo sul cost to income fino a 3 punti percentuali e sul Roe fino al 2%.
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Ricavi su del 4,5% in tre anni
In base alle simulazioni sul mercato bancario italiano presentate nel corso della decima edizione dell’Accenture Banking Conference, i benefici attesi da questo nuovo modello di istituto includono una crescita dei ricavi pari al 4,5% nei prossimi tre anni. Merito dell’iper-personalizzazione e della definizione di una user experience superiore, capace di orchestrare i bisogni del cliente e gestirne la modalità di interazione. Non solo: il Prompt Banking permette anche una riduzione del 3% dei costi operativi attraverso l’automazione delle attività a basso valore aggiunto e una maggior efficienza dei processi creditizi. Il nuovo paradigma rappresenta insomma un cambiamento su tutte le dimensioni, dall’evoluzione dei canali tradizionali alla completa re-ingegnerizzazione delle operations interne.
Massimiliano Colangelo, responsabile Financial Services di Accenture Italia, prevede infatti che i processi saranno gestiti da agenti basati sull’IA generativa, i quali interagiranno tra loro per offrire nuovi modelli di servizio e assistenza. “Il Prompt Banking può trasformare le operations e l’interazione con la clientela migliorando la capacità di coglierne i suoi bisogni oltre che la produttività e la gestione dei rischi”, ha detto. Democratizzazione delle competenze, strumenti di collaborazione inediti e l’abilitazione di percorsi di carriera costituiranno quindi i pilastri per la forza lavoro del futuro, che dovranno però essere integrati in una governance responsabile e in contesti regolamentari strutturati per garantire un vantaggio competitivo sostenibile.
Dall’IA impatto sul 73% delle attività bancarie
Gli esperti di Accenture hanno evidenziato come negli ultimi anni il sistema bancario italiano si sia trovato ad affrontare sfide significative a causa dei cambiamenti economici globali, compreso l’aumento dell’inflazione. È quindi ora necessario trovare nuove fonti di ricavo e ridurre sistematicamente i costi strutturali per affrontare il calo dei margini di interesse ma anche l’aumento dei rischi creditizi o delle rettifiche. Ecco quindi che l’adozione rapida e diffusa dell’intelligenza artificiale, capace di influenzare il 73% delle attività bancarie, rappresenta una soluzione cruciale per mantenere la competitività. “Il settore del credito il motore della crescita economica e la sua trasformazione digitale è cruciale”, ha spiegato il ceo e presidente di Accenture Italia Mauro Macchi, secondo cui l’IA generativa è un propulsore in grado di aumentare significativamente la produttività in vari settori.
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Le sfide ancora da superare
Nonostante i progressi, c’è però ancora un potenziale inespresso: gli investimenti nella digitalizzazione hanno infatti catturato solo il 30% del valore potenziale. Per Macchi, accelerare l’adozione di queste nuove tecnologie potrebbe quindi sbloccare il restante 70%. A patto che le decisioni della leadership siano rapide e incisive. “Abbracciare l’IA in modo responsabile, ripensare il mix di investimenti a favore del nuovo e promuovere un cambiamento culturale centrato sulle persone sono elementi essenziali per sfruttarne appieno i benefici”, ha sottolineato. Aggiungendo che, in termini di vantaggio economico, questa tecnologia potrebbe generare solo in Europa un valore economico aggiuntivo pari a 2.3oo miliardi di euro nei prossimi 15 anni.
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