Il punto su una seconda parte dell’anno in cui, secondo Maria Paola Toschi, global market strategist di J.P. Morgan Asset Management, premierà una ragionata cautela che guarda al lungo periodo. Ecco come diversificare cogliendo le opportunità dei mercati nella view l’asset manager statunitense
“A partire dai minimi di settembre dello scorso anno, i mercati si sono comportati molto meglio delle attese. Questo pone alcuni interrogativi per la seconda parte dell’anno, ma non mancano le opportunità, in particolare in ottica di medio e lungo periodo”.
Consumi resilienti negli Stati Uniti ed evitamento della crisi energetica in Europa sono i due fondamentali eventi economici citati da Maria Paola Toschi, global market strategist di J.P. Morgan Asset Management, per spiegare una mancata deriva recessiva dell’economia globale nella prima parte dell’anno.
Un evento che ha determinato una generale sovraperformance rispetto a quanto previsto per la maggioranza delle asset class. “Ora è il tempo della moderazione”, precisa però Toschi, che invita a considerare gli sviluppi delle principali metriche economiche e la loro relazioni con le future decisioni delle principali banche centrali.
La corsa dei tassi
L’interrogativo principe degli outlook di metà 2023, e non potrebbe essere altrimenti, è il posizionamento del punto di massimo del processo di rialzo dei tassi in cui sono impegnate Federal Reserve e Banca centrale europea.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, il dato fondamentale a cui fa riferimento la global market strategist di J.P. Morgan AM per interpretare il futuro della politica monetaria a stelle e strisce è situato nel mercato del lavoro. “Solo quando ci saranno effetti sulle metriche di occupazione ci sarà un reversal della politica monetaria”, afferma Toschi, riferendosi alla relazione tra innalzamento del tasso di disoccupazione e abbassamento dei tassi di interesse da parte della Fed. L’attesa è dunque per una ritorno alla salita dei tassi dopo la pausa della riunione di giugno. Un hawkish skip che sostanzialmente non cambia la direttrice di inasprimento delle condizioni di credito, tra i principali fattori che nella view di J.P. Morgan AM costituiscono un richiamo alla cautela per gli investitori nel secondo semestre dell’anno.
“Siamo ancora in una fase di graduale normalizzazione post-pandemia”, spiega Toschi, “e il futuro dell’inflazione sarò determinato da dinamiche di lungo e lunghissimo periodo, tra cui trend demografici, transizione energetica, tecnologia e ripensamento della globalizzazione”, che conferma una view simile per quanto riguarda la politica monetaria europea messa in campo da Francoforte. “Non vedremo rialzi prima del 2024”, completa Toschi sul punto, integrando il quadro con una view sulla Cina moderatamente positiva dopo una riapertura post politica Zero-Covid più moderata delle attese. “L’aspetto positivo per l’economia globale è l’attenuazione crisi catena delle catena produttive”, chiosa sul punto.
Secondo semestre nel segno della qualità
I primi sei mesi dell’anno portano con sé, da un punto di vista di investimento, una conferma centrale in ottica di allocazione. “C’è un tema di investimento molto chiaro, ovvero il ritorno del mercato obbligazionario”, sottolinea l’esperta di J.P. Morgan Asset Management. La visione è ovviamente quella di medio e lungo periodo che, in relazione all’andamento di inflazione e tassi, fa riferimento ad una dinamica di graduale discesa per la prima e di raggiungimento del punto di massimo per i secondi.
“A seguito dell’inversione avremo un chiaro miglioramento delle attese di rendimento a lunga scadenza su cui ha senso costruire oggi un posizionamento”, sottolinea Toschi.
In ottica di più breve periodo l’indicazione fondamentale è l’attenzione alla qualità, tanto lato obbligazionario che azionario, oltre al mantenimento di una posizione neutrale in termini di geografie e stili.
Investment grade, focus sui dividendi con una preferenza per le aziende europee, mercati emergenti (Cina compresa) che potranno essere favoriti da un dollaro in indebolimento e infrastrutture sono alcuni dei focus di investimento per il secondo semestre, nella view della casa di gestione Usa.
In ottica di lungo periodo, ma con riflessi già nell’odierna costruzione di portafoglio, arriva la conferma dell’estrema rilevanza del tema della sostenibilità per affrontare un futuro che sarà dominato dal tema della scarsità in ambito energetico e delle materie prime strategiche. “Un posizionamento che può aiutare anche nel superare le fasi di incertezza e che offre ingenti opportunità per gli investitori di lungo termine”, conclude Toschi.
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