Antonio De Negri, fondatore della società, annuncia l’avvio delle attività di Smart Bank, che si concentreranno in particolare sugli investimenti, con l’ambizione di proporre un modo completamente nuovo di accedere ai mercati. Intelligenza, indipendenza e integrità le parole chiave della nuova realtà “pronta a sfidare il sistema”
Antonio De Negri, amministratore delegato di Smart Bank
Dare vita ad un vero e proprio open-banking degli investimenti partendo dalle potenzialità della tecnologia è la missione che ha portato Cirdan Group a lanciare Smart Bank. Già a partire dalla composizione del board è possibile osservare il carattere innovativo rispetto agli standard della realtà italiana. Il board di Smart Bank è infatti presieduto da Carlo Alberto Carnevale Maffè, economista e docente della SDA Bocconi e nel consiglio di amministrazione siedono Benedetta Arese Lucini, Roberta Benedetti del Rio e Bianca Maria Sole De Negri, che portano il loro contributo nelle specifiche aree di specializzazione: rispettivamente, fintech, sostenibilità e wealth management. Completa la squadra Antonio De Negri, fondatore di Cirdan Group, che ricopre il ruolo di amministratore delegato della nuova banca.
Prima di tutto si nota una composizione del board a maggioranza femminile e di giovani under 40. In che cos’altro sarà diversa Smart Bank dalla media delle realtà del panorama finanziario italiano?
Il modello di business di Smart Bank è differente innanzitutto perché si tratta di una banca d’investimento digitale e quindi si occupa di investimenti e non delle attività cosiddette tradizionali. La particolarità sta nell’essere realmente indipendente e trasparente. Indipendente perché Smart Bank non fa parte di un gruppo di banche tradizionali per le quali svolge attività di banca di secondo livello, un modello che tradizionalmente porta con sé delle restrizioni dettate dalla filiera produttiva e dalla strategia di distribuzione. Questo implica la libertà di spaziare nella creazione di prodotti innovativi ma altresì di poter servire una rete ampia di molteplici attori, tra cui altre banche, family office, Sim, Sgr, con la possibilità di poter esprimere appieno le proprie capacità e quindi senza vincoli dettati dall’affiliazione ad un gruppo. Smart Bank, infatti, non è concorrente ma è uno strumento duttile al servizio delle esigenze di investimento.
La trasparenza diventa quindi un impegno verso i clienti raggiungibile solo attraverso una piattaforma tecnologica che permetta di tracciare tutti i processi. E se i processi sono tracciabili vuol dire che Smart Bank se ne assume la responsabilità: è accountable per ciò che fa. Una caratteristica che, in ultima analisi, si sposa pienamente con la definizione di Esg. Quest’ultima, ama dire il professor Carnevale Maffè, non è solo il bilancio sociale, ma è la responsabilità a livello di prodotto, è la trasparenza che permette al cliente di vedere ogni aspetto del proprio investimento, di crearlo e modellarlo come desidera. Trasparenza vuol dire responsabilizzare i clienti all’investimento.
A chi si rivolge e come vi aspettate sarà utilizzata?
Smart Bank si rivolge ad una platea di attori allargata, che necessitano di costruire, assieme ad un partner altamente qualificato, le soluzioni d’investimento più adatte per la propria clientela. Parliamo alle altre banche tradizionali che non hanno una proposta d’investimento in casa e si sono storicamente rivolte alle case di fondi o altri gestori patrimoniali invece che capitalizzare lo straordinario capitale umano di cui dispongono, ovvero i loro clienti. Alle fintech che cercano un partner tecnologicamente avanzato e sofisticato che capisca le loro esigenze e le sfide che affrontano nel portare innovazione ai loro clienti in materia d’investimenti. Invece dell’open-banking dei conti e dei pagamenti, che oramai è sempre più una realtà, Smart Bank offrirà alle fintech l’open-banking degli investimenti, con una piattaforma cloud-native da cui attingere investimenti, il nostro concept di Investment as a Service. Ai family office che hanno bisogno, in scenari di mercato sempre più complessi, di personalizzazione, di risposte immediate a situazioni complesse come la gestione di patrimoni privati in cui la preservazione, la copertura del rischio e la ricerca di soluzioni ed investimenti alternativi sono oramai necessari. Smart Bank porta la sua competenza acquisita sul campo da Cirdan Group in oltre 8 anni di attività e, grazie ad uno straordinario team formatosi nelle più importanti banche d’investimento al mondo, in termini di strutturazione di derivati per investimento, gestione del portafoglio, copertura dei rischi e nell’ambito dell’accesso agli investimenti alternativi, come private equity, venture capital e private debt.
Smart Bank comincerà la sua attività con l’offerta di depositi bancari tradizionali attraverso piattaforme digitali pan-europee. Questa attività verrà immediatamente affiancata a quella alternativa dei depositi strutturati, ovvero depositi bancari, quindi protetti dal FITD, dove il cliente riceverà un rendimento legato all’andamento del mercato azionario, piuttosto che valutario, del credito o delle materie prime e, perché, no anche delle criptovalute. Vuol dire offrire l’opportunità di investire, con il 100% di garanzia del proprio capitale; quindi, permettere a quei miliardi di liquidità che siedono sui conti correnti di trovare, nel massimo della sicurezza, di trovare un’allocazione che permetta di fruttare quanto meno più dell’inflazione, che come sappiamo questi risparmi li distrugge. I depositi strutturati sono molto popolari in UK e negli USA, ma in Europa le banche tradizionali non li hanno mai sviluppati. Smart Bank ha invece recepito questa fantastica possibilità. Per esteso, pensiamo di collaborare con gestori patrimoniali e fintech che si occupano di gestire portafogli, proprio per associare questo strumento.
Perché è possibile parlare di rivoluzione?
Perché di nuove banche, di cosiddette challenger banks, ne sono apparse parecchie negli ultimi anni. Queste hanno creato un effetto sismico a livello di sistema bancario tanto che anche le incumbent ne hanno preso atto e cominciato a tappe forzate un processo di digitalizzazione, offrendo app, pagamenti, carte, tutti fruibili in digitale. Fino ad oggi non esisteva però una Banca nuova, digitale, “algoritmica”, dedicata esclusivamente al mondo degli investimenti, il cui core business fosse solo quello di offrire una piattaforma per dare accesso alle soluzioni d’investimento a chi questo accesso non lo aveva. Questa è la nostra rivoluzione.
Chi sarà disrupted, perché e quanto?
Per prime le industries che all’interno dei capital markets sono rimaste ancorate a vecchi modelli di prodotto e di distribuzione, come, perlomeno in parte, l’industria del risparmio gestito e dei fondi d’investimento. Non è il prodotto in sé a non essere più del tutto al passo con i tempi, ma l’involucro stesso. Con la digitalizzazione ed una piattaforma di IaaS, Smart Bank punta a offrire un’alternativa all’involucro, fornendo gli strumenti per diventare gestori patrimoniali ed asset manager, rimuovendo le complicazioni burocratiche, informatiche e conoscitive che fino ad oggi sono state una barriera all’ingresso in questo mondo. Progressivamente, questo riguarderà anche altri segmenti più “protetti” dei capital markets, come gli investimenti alternativi. Puntiamo a ridefinire e rivoluzionare questo settore attraverso le nostre capabilities e la nostra piattaforma. Parlo dei mercati alternativi come private markets, dove la difficoltà di accesso spesso e volentieri sono stati un deterrente anche per soggetti sofisticati come family office e private banks. Abbiamo già oggi le capacità per offrire un accesso molto più omogeneo, immediato e digitale a questi mercati, cosa che facciamo da anni avendo re-inventato il concetto di distribuzione cartolarizzata di questi asset, ma che porteremo ad un nuovo livello attraverso Smart Bank.
Il nuovo country head del gestore britannico è tra i più giovani nel settore ma ha già le idee chiare sul futuro del business: “Il passivo è qui per restare ma con la recessione in vista la selezione dei titoli tornerà a giocare un ruolo chiave”. Absolute return, istituzionali e vendita diretta le chiavi per rafforzarsi in Italia
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Chiavi interpretative per l’attuale contesto di investimento e strategie in focus spiegate dal country head Italy di Columbia Threadneedle Investments. “Si apre un anno interessante in cui i gestori attivi possono fare la differenza”, afferma
Il percorso verso l'elettrificazione e verso un passaggio dalle fonti fossili alle rinnovabili è ineluttabile, e l'Ue dovrebbe essere l'epicentro di questo cambiamento
Per il 2023 il Group Cio prevede una minore volatilità e rendimenti elevati dopo le difficoltà di quest'anno, ma resta essenziale essere pazienti (e mantenere una dose di liquidità)
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