Jamie Metzl, esperto di geopolitica e tecnologia, dialoga con FocusRisparmio sulle sfide e opportunità di futuro che, secondo lo special strategist di WisdomTree e autore di Hacking Darwin, sarà caratterizzato da decoupling e bio-rivoluzione
Jamie Metzl, esperto di geopolitica e tecnologia
“Il Covid prima e la guerra in Ucraina poi hanno reso evidente che pensare ad una globalizzazione interamente guidata da fattori economici è un miraggio a cui molti hanno finito per credere per quanto accaduto dal 1990 fino all’inizio del 2020. In questo periodo gli Stati Uniti garantivano ancora una stabilità globale che permetteva l’integrazione progressiva delle differenti economie. L’opinione pubblica europea con l’esplodere delle tensioni geopolitiche in questo 2022 si è resa conto che consentire l’accesso ai mercati non significa condividere gli stessi valori e che molto di quanto dato per scontato non lo era affatto. Negli Stati Uniti questo sentimento, che per il Vecchio Continente è associato prevalentemente alla Russia, riguarda la Cina ed è entrato nel dibattito pubblico già da molto tempo”.
Economicamente questo significa, secondo Jamie Metzl, futurologo ed esperto di geopolitica e tecnologia, una corsa a perdifiato ad una rilocalizzazione delle imprese. “Un processo che determina certamente rischi ma anche opportunità”, afferma.
Il contesto economico è però chiaramente mutato. Inflazione e costo del denaro in particolare hanno sostanzialmente la linea di partenza per qualsiasi business in qualsiasi settore.
Questo è indubitabilmente vero e lo vediamo molto chiaramente rispetto anche solo a due anni fa. Dopo la primissima fase della pandemia tutte le pre-revenue companies hanno fatto molto bene, ma ora le cose sono cambiate. La strada per arrivare a generare utili deve essere accorciata e di molto se una società vuole sopravvivere. Inoltre, in questa fase di rientro di molte delle attività che erano state delocalizzate, direttamente o a livello di sistema, ci sarà una grande concentrazione di risorse per tornare a gestire attività economiche che da tempo erano date in outsourcing.
Fin qui siamo ai rischi. Da dove arriveranno le opportunità?
Ci troviamo in un momento unico nella storia dell’uomo. Siamo oggi in grado non solo di leggere ma di scrivere i codici della natura. Questo risultato non deriva da un’unica tecnologia ma da una serie di tecnologie interrelate che fungono da supporto e ispirazione l’una all’altra. La rivoluzione della biologia, ad esempio, poggia sulle possibilità derivate da quella dell’informatica in termini di possibilità computazioni, così come da quella dell’intelligenza artificiale in termini di capacità di dare senso ai dati immagazzinati.
Il complesso sistema che ricomprende tutte le attività di analisi, misurazione e intervento nel campo della biologia rappresenta un’infinità sorgente di opportunità per il nostro futuro, non solo e non primariamente da un punto di vista economico. Pensiamo al campo della salute in cui siamo agli albori di una rivoluzione in cui si passerà da cure create sulla base dei sintomi a cure personalizzate basate sulle singolarità di ogni individuo. La capacità di gestire enormi quantità di dati è fondamentale in questa transizione e permetterà nel tempo di passare dalle cure di precisione alla medicina predittiva e preventiva.
Altri settori che saranno fortemente modificati dal cambiamento in atto sono l’agricoltura e l’allevamento, il settore dei materiali industriali, tanto quanto la produzione e lo stoccaggio dell’energia.
Molti dei settori citati sono oggi molto sotto pressione, anche da un punto di vista di asset class su cui gli investitori sono esposti. Le potenzialità sono evidenti, ma come è possibile posizionarsi?
Quello che posso dire su questo punto, partendo da una posizione che non è quella di uno specialista degli investimenti, è che dobbiamo pensare a questa rivoluzione in modo più ampio rispetto alle sue più evidenti manifestazioni se vogliamo sfruttarne tutto il potenziale. Non possiamo limitarci, ad esempio, al settore dell’healthcare, ma considerare questo megatrend in tutta la sua ampiezza.
Dopo l’uscita del mio libro Hacking Darwin, in cui ho tematizzato la profondità e la portata di questa rivoluzione, ho iniziato una collaborazione con WisdomTree in cui il mio ruolo è stato quello di interfacciarmi con i professionisti deputati alla costruzione degli indici per chiarire le idee fondamentali, i temi e i sottotemi che maggiormente sono rappresentativi di un cambio di regime epocale nel modo in cui ci interfacciamo con la struttura più profonda delle regole della natura. Così ho dato e continuo a dare il mio contributo alla strategia BioRevolution di WisdomTree nel ruolo di Special Strategist.
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