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Più investimenti privati, liquidità e reddito fisso per diversificare. Fattori Esg protagonisti, mentre si inizia a guardare agli Etf obbligazionari. L’indagine BlackRock
Parola d’ordine: resilienza. Il contesto non è dei migliori e così tra le compagnie di assicurazione è scattata la revisione dell’asset allocation, con il preciso obiettivo di rendere i portafogli resistenti alle turbolenze e ai rapidi cambiamenti di mercato. A rivelarlo è l’undicesimo Global Insurance Report di BlackRock, stando al quale gli assicuratori globali stanno apportando cambiamenti nei loro approcci agli investimenti, concentrandosi appunto sulla costruzione di portafogli resilienti, sulla gestione della liquidità e sulla tecnologia integrata.
“L’attuale scenario di investimento è il risultato dei grandi sconvolgimenti degli ultimi due anni, oltre che di una situazione di incertezza che appare destinata ad aumentare. I clienti del settore assicurativo con cui collaboriamo sono consapevoli del fatto che l’innovazione su larga scala e un approccio agile saranno fondamentali per affrontare la complessità futura”, spiega Charles Hatami, global head of financial institutions group presso BlackRock.
Più investimenti privati, liquidità e reddito fisso
L’indagine, che ha coinvolto 370 investitori assicurativi in 26 mercati per un totale di circa 28.000 miliardi di dollari di asset in gestione, mostra come ben il 79% degli assicuratori prevede quest’anno di rivedere la propria asset allocation strategica (SAA) a lungo termine e quasi la metà, il 48%, rivedrà le soglie di propensione al rischio. La maggior parte degli assicuratori poi, il 60%, ha indicato l’inflazione come la principale preoccupazione del mercato, seguita dalla volatilità dei prezzi degli asset (59%) e dalla liquidità (58%).
Per diversificare ulteriormente i portafogli, l’87% pensa quindi di aumentare l’allocazione agli investimenti privati nei prossimi due anni, con un incremento medio del 3% rispetto all’allocazione attuale. Gli assicuratori prevedono anche di incrementare le allocazioni in asset liquidi, con il 37% degli intervistati che intende destinarle alla liquidità e il 31% al reddito fisso.
“Gli assicuratori mantengono una propensione elevata per gli asset di rischio, ma, dal momento che stiamo passando da un lungo periodo di crescita e di inflazione costante ad un nuovo regime di accentuata volatilità sia a livello macro che di mercato, i loro obiettivi sono più dinamici rispetto alla sola ricerca di rendimento o alla diversificazione”, fa notare Anna Khazen, head of BlackRock’s financial institution group Emea, secondo cui, facendo una considerazione del portafoglio nella sua interezza, gli assicuratori stanno ora “rivalutando il ruolo che ogni asset class deve avere per costruire la resilienza”.
Fattori Esg protagonisti
Oltre due terzi dei partecipanti al sondaggio ha poi dichiarato di essere propenso o molto propenso a implementare obiettivi Esg di ampio respiro nei loro portafogli e a fare del rischio Esg un elemento chiave per i nuovi investimenti. Per l’85% è inoltre probabile o molto probabile che si impegni a inserire obiettivi climatici specifici per il portafoglio.
Il 62% ritiene che il processo decisionale legato alla sostenibilità sia uno dei principali trend che caratterizzeranno il loro settore nei prossimi anni. E le tecnologie e gli adeguati strumenti saranno fondamentali per garantire la coerenza delle analisi di sostenibilità, con applicazioni che includono la divulgazione e la rendicontazione normativa, fino alla valutazione delle allocazioni degli investimenti.
Gestione del rischio, tra trasformazione digitale e Etf
Infine, il 65% degli assicuratori ha indicato la trasformazione digitale e la tecnologia come la tendenza più importante per il settore assicurativo nei prossimi 12-24 mesi, contro il 44% del 2021. Quasi tutti (il 98%) hanno dichiarato di utilizzare l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico, l’analisi predittiva, la blockchain o una combinazione di queste tecnologie, con l’analisi predittiva utilizzata sia per la gestione del business assicurativo (65%) che per le operazioni di investimento (72%). Per quanto riguarda le spese tecnologiche future, la stragrande maggioranza degli intervistati prevede di dare priorità agli investimenti per la gestione delle attività e delle passività (68%), insieme alla conformità normativa (54%) e ai dati di mercato (53%).
Non solo. Gli intervistati stanno anche promuovendo l’adozione di nuovi approcci di investimento, come gli Etf obbligazionari. Gli assicuratori hanno infatti dichiarato di voler accrescere l’uso degli Etf a reddito fisso nei loro portafogli, per migliorare potenzialmente la liquidità (54%) e il rendimento (48%). Secondo la ricerca di BlackRock, otto dei dieci maggiori assicuratori statunitensi oggi dichiarano di utilizzare Etf obbligazionari, mentre cinque li hanno adottati a seguito della fase di volatilità dei mercati registrata a marzo 2020.
Finora, quest’anno, BlackRock ha individuato 17 assicuratori in Europa, Medio Oriente e Africa che stanno utilizzando gli Etf per la prima volta. Dato che questi strumenti a reddito fisso sono spesso visti come veicoli efficienti per generare rendimenti e reddito in modo scalabile e a basso costo, l’asset manager ha recentemente previsto che il patrimonio globale di Etf obbligazionari in gestione potrebbe raggiungere i 5.000 miliardi di dollari Usa entro il 2030. E gli investitori assicurativi sono uno dei principali motori di questo nuovo approccio.
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