Fondi, faro di Bankitalia e Consob sulle ripercussioni della guerra
Monitoraggio dei due istituti sui fondi esposti ad attività russe, bielorusse e ucraine. “Significative incertezze sia nella valutazione degli asset sia nella loro liquidità”
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È stato un anno impegnativo per Esma, la Consob europea, che nel 2020 è stata impegnata sull’aggiornamento del regolamento Emir 2.2, la revisione della propria governance, affrontando al contempo le sfide imposte dal Covid e dalle conseguenze della Brexit, e spostando sempre di più il proprio focus verso la convergenza regolatoria. Di tutto questo Esma (European Securities Markets Authority) ha dato conto nel suo Annual Report 2020, in cui ha redatto una panoramica delle attività e degli obiettivi raggiunti nel corso dell’anno e delle priorità che guidano la sua azione, mirata a migliorate la protezione degli investitori e garantire la stabilità dei mercati finanziari.
“Lo scorso anno è stato all’insegna di sfide e trasformazioni per Esma”, ha commentato Anneli Tuominen, interim chair dell’autorità. “Siamo stati in prima linea nella risposta agli impatti del Covid19 e della Brexit sui mercati finanziari, assumendo nel contempo nuovi poteri e nuove responsabilità di supervisione nell’ambito della revisione delle Esa (acronimo che indica le tra authority finanziarie dell’Ue, cioè Eba, Esma ed Eiopa, ndr) e di Emir 2.2”. Tra i principali risultati conseguiti da Esma, la relazione evidenzia il ruolo nel promuovere la convergenza della vigilanza finanziaria nell’Ue, che ha imposto l’acquisizione di una cultura e di pratiche di vigilanza comuni tra gli Stati membri e lo Spazio economico europeo.
Il report cita innanzitutto la risposta dell’autorità al caso Wirecard, relativo a presunte irregolarità contabili da parte della società di pagamenti tedesca. Esma ha fornito un rapporto completo, con raccomandazioni politiche a novembre, e successivamente ha presentato proposte per un quadro rafforzato di revisione tra pari.
Pre quanto riguarda l’industria del risparmio gestito, particolarmente importante è la menzione al rapporto pubblicato da Esma sul rischio di liquidità nei fondi di investimento. “Esma ha rafforzato la convergenza sulla supervisione in materia di fondi di investimento quando i fondi hanno iniziato ad affrontare significativi rischi di liquidità a marzo 2020”, ha commentato Steven Maijoor, presidente Esma. Da marzo 2020 in poi, Esma ha raccolto i dati sull’uso di strumenti di liquidità straordinaria, come le temporanee sospensioni delle redemption, ma anche sull’adeguamento dei sistemi di gestione della liquidità. A maggio, Esma ha raccolto la richiesta del General Board dello European Systemic Risk Board (Esrb) che chiedeva un esercizio di supervisione coordinata sui fondi con esposizioni significative su corporate debt e real estate, definito da Esma “molto utile” nel capire l’effetto della crisi sui vari segmenti del mercato dei fondi e le loro debolezze. “A tal fine – si legge nella relazione – il report finale di Esma sul tema pubblicato a novembre ha identificato le aree prioritarie per migliorare il grado di preparazione dei fondi con esposizioni rilevanti a debito corporate e immobiliare a potenziali shock futuri di liquidità e di valutazione”. Tutto questo dovrebbe portare ad azioni concrete in grado di ridurre i rischi del sistema dei fondi.
Esma ha inoltre pubblicato un aggiornamento delle linee guida sugli stress test per i fondi del mercato monetario e sta partecipando a un tavolo di lavoro a livello nazionale per migliorarne il quadro regolatorio.
Sempre per rispondere alle sfide poste dal Covid sui mercati, l’autorità – prosegue Maijoor – ha inoltre “coordinato la diramazione da parte delle authority nazionali dei divieti di short selling, ha assunto decisioni per alleviare temporaneamente le pressioni sui partecipanti del mercato, emesso warning agli investitori in relazione alla Mifid 2 per quanto riguarda i rischi del trading in una fase di disordine economico”. Queste azioni, spiega Maijoor, sono stare rese possibili grazie a una frequenza senza precedenti di meeting virtuali tra i vari organi di Esma.
Su questo fronte, e all’interno del pilastro della “convergenza della supervisione”, rientrano non solo le prime attività di vigilanza concertata con le autorità di regolamentazione nazionali in merito a Mifid 2, ma anche le attività svolte a livello internazionale: il coordinamento per una risposta globale agli effetti della pandemia sui mercati finanziari, che ha visto Esma partecipare all’International Organization of Securities Commissions (Iosco) e al Financial Stability Board (Fsb).
Nell’ambito delle sua responsabilità normative in relazione alla valutazione dei rischi per gli investitori, i mercati e la stabilità finanziaria, l’autorità ha sottolineato di essersi concentrata sulla verifica e convalida della qualità dei dati segnalati all’authority e sulla diffusione dei dati e delle metriche sui rischi tramite i rapporti statistici annuali.
Inoltre, Esma ha svolto un ruolo attivo nella creazione di un codice unico per i mercati finanziari Ue, inclusa la pubblicazione della strategia dell’authority sulla finanza sostenibile e il suo contributo al piano d’azione sulla Capital Markets Union e alla strategia di finanza digitale della Commissione europea.
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