4 min
Approcciarsi agli investimenti non è semplice per il risparmiatore medio, tanto più dopo un anno come il 2022 in cui i mercati finanziari hanno corretto in modo significativo. FocusRisparmio ha messo alla prova Frank Di Crocco, head of Banks & Wealth Management per l’Italia di Invesco, su quesiti e paure più diffusi. Ecco com’è andata
Parlare di finanza e investimenti, dopo un intero anno di discesa dei mercati e un inizio di 2023 che ha portato sì un piccolo rimbalzo ma anche tante turbolenze, non mette in una posizione comoda. Soprattutto se di fronte al consulente c’è il risparmiatore medio italiano, la cui cultura finanziaria deve ancora migliorare significativamente. FocusRisparmio ha allora chiesto a Frank Di Crocco, head of Banks & Wealth Management per l’Italia di Invesco, di utilizzare la sua esperienza per rispondere in ipotesi alle domande e obiezioni più comuni (e sensate) che derivano dallo scenario economico attuale.
Frank di Crocco, head of Banks & Wealth Management per l’Italia di Invesco
Dopo un 2022 così negativo, perché dovrei investire i miei risparmi?
Quando penso all’importanza dell’investimento, penso a una fiaba che i nonni raccontano ai loro nipoti. La cicala e la formica, di Esopo. Gli inverni rigidi, ciclicamente, arrivano. Tanto nella realtà quanto sui mercati finanziari. Il 2022 di certo, ne è stato un esempio. La lungimiranza degli investitori più disciplinati, però, ha rappresentato un tassello importante per superare le difficoltà del recente passato. La storia è oggi di fatto alle spalle. È dunque importante, a inizio 2023, iniziare a prepararsi al prossimo inverno. Porsi un orizzonte di medio lungo termine ci dà oggi la possibilità di relazionarci con i mercati finanziari a valutazioni più attraenti rispetto a qualche semestre fa. A disposizione, poi, abbiamo anche qualche arma in più. Quest’oggi infatti, con i tassi d’interesse tornati ai livelli del 2009, anche gli investitori più avversi al rischio possono trovare opportunità interessanti nel mondo obbligazionario. Un’occasione che non andrebbe sprecata. Inoltre, l’inflazione preponderante ha un effetto corrosivo dei risparmi fermi sui conti deposito: per questo motivo non andrebbe sottovalutata l’importanza di poter generare rendimenti aggiuntivi attraverso l’investimento anche e soprattutto a protezione dei propri risparmi.
Questo inizio di 2023 con titoli così allarmisti sui giornali non mi lasciano tranquillo e non so se posso fidarmi
Parlando del cambio delle stagioni, in finanza, non si può essere tanto diretti quanto nella vita reale. Se il 2022 è stato un anno particolarmente complesso, il 2023, per quanto iniziato in modo diverso, trascina con sè dei lasciti dalla stagione precedente. Pensare che oggi l’inverno sia concluso, potrebbe essere un errore, ma affrontarlo senza le adeguate protezioni potrebbe esserlo ancor di più. I timori legati al settore finanziario e alla paura di una nuova crisi globale devono scontrarsi con una realtà dei fatti che oggi vede le banche Europee, e non solo, meglio capitalizzate rispetto al 2008. Nel sistema bancario, però, la fiducia è sovrana. Non basta dunque che gli istituti mostrino numeri solidi, ma anche la qualità e la fiducia dei correntisti deve essere onorata. Oggi crediamo che, sebbene sia possibile assistere a scenari di volatilità nelle prossime settimane, industri del credito e i regolatori siano pienamente attrezzati per salvaguardare la stabilità finanziaria di Eurozona e Usa.
Con i titoli di Stato che rendono così tanto perché non dovrei allocare in questo modo i miei risparmi?
Certamente i titoli di Stato rappresentano un’allocazione interessante anche per gli investitori più avversi al rischio. Non bisogna mai dimenticarsi, però, l’importanza della diversificazione. Tenere tutte le uova nello stesso paniere, significa correre il rischio di inciampare e di “romperle” tutte nello stesso momento. Il concetto di diversificazione raffigura concretamente la stella polare per ogni investitore. Se questo concetto sembra più semplice a dirsi che a farsi, non dobbiamo mai scordarci l’importanza di poter affidarci a team d’investimento che nel tempo hanno dimostrato di saper applicare questo mantra in modo disciplinato e il più possibile decorrelato dai diversi scenari di mercato. Disciplina, diversificazione e decorrelazione sono i tre elementi fondamentali per ogni buon investimento. Essere costanti nella loro applicazione, però, non è scontato soprattutto se non si ha la costanza di seguire i propri investimenti. Per questo motivo selezionare gestori dal lungo track record e strategie ben diversificate permette di ridurre la propria percezione di rischio e permette di migliorare la qualità del proprio portafoglio.
Con il costo della vita in aumento è più difficile risparmiare e inoltre avere liquidità è più sicuro
L’inflazione non è amica dei risparmiatori. La forza erosiva della variazione dei prezzi tende ad agire sui risparmi in modo lento, ma inesorabile. È proprio in queste fasi, però, che occorre essere lungimiranti e di conseguenza disciplinati, andando quindi a definire obiettivi raggiungibili su un orizzonte temporale adeguato. Obiettivi che devono anche essere impostati coerentemente e in base alla proprio livello di propensione al rischio di investimento: i più propensi cercheranno di ottimizzare i propri risparmi, i più avversi diluiranno rischi e rendimenti potenziali nel corso del tempo.
È importante comprendere che tutti i diversi profili di rischio e tutti i tipi d’investitori possono trovare opportunità sui mercati finanziari. Fondamentale, però, è farlo in modo consapevole, gestendo attivamente i propri obiettivi di medio lungo termine. La sensibilità a questo tema, per noi d’Invesco, è un elemento caratterizzante del rapporto con i clienti. Crediamo che l’educazione finanziaria sia l’unico vero strumento per la comprensione dei mercati e la riteniamo vitale per la comprensione della propria propensione e/o avversione al rischio. Conoscere ciò che ci spaventa spesso ci aiuta ad affrontare le paure e le nuove esperienze.
Tutto quello che riguarda la finanza mi sembra troppo rischioso
Dalla seconda metà del 2022 le soluzioni a reddito fisso sono tornate a offrire un valore concreto per diverse tipologie di risparmiatori. Per gli investitori, oggi, il quesito principale è legato alle aspettative di economie e aziende. Quanto e come cresceranno nell’attuale contesto di mercato? Le soluzioni income offrono un’interessante e valida soluzione d’investimento perché svolgono un duplice ruolo: proteggono il capitale nelle fasi in cui c’è maggiore bisogno di sicurezza, grazie allo stacco delle cedole, mirando alla rivalutazione del capitale nelle fasi espansive del ciclo economico. Con la componente obbligazionaria che nelle prime fasi di ripresa dell’economia spesso offre rendimenti corretti per il rischio paragonabili a quella azionaria. Questo interesse cattura sia gli investitori più difensivi, sia quelli che attendono un’accelerazione della propensione al rischio globale, per cui è importante adottare una gestione attiva, per beneficiare della competenza e delle analisi svolte dai team di gestione ai fini di riequilibrare le esposizioni dei portafogli. Un approccio che richiede non solo tempo da dedicare agli investimenti ma anche l’esperienza necessaria per effettuare scelte razionali, senza lasciarsi influenzare troppo dall’eccesso di ottimismo o di pessimismo che spesso caratterizza i mercati finanziari nel breve termine.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.