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Per S&P, i Gsssb cresceranno ancora anche se a ritmo più lento. E varranno il 14% del mercato obbligazionario. In testa i titoli verdi, avanzano i transition e i blue
L’incertezza economica globale non fermerà l’avanzata dei bond sostenibili, che quest’anno arriveranno a toccare quota mille miliardi di dollari. Ne sono convinti gli analisti di S&P, secondo i quali le emissioni saliranno oltre i 980 miliardi raggiunti nel 2023 e si collocheranno in una forbice compresa tra 950 e 1.050 miliardi.
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Il 14% delle emissioni totali
Le obbligazioni green, social, sustainable e sustainability-linked dovrebbero rappresentare nel complesso il 14% delle emissioni totali dei prossimi dodici mesi. Secondo l’agenzia di rating, l’aumento di questo tipo di titoli potrebbe avvenire allo stesso ritmo di quello dei bond convenzionali per il secondo anno consecutivo, dopo che la corsa dei Gsssb ha sempre messo a segno performance migliori negli ultimi cinque anni. Gli esperti ipotizzano quindi che il mercato sia ormai giunto a maturità e che la traiettoria di crescita si stabilizzerà, rispecchiando più da vicino quella dell’obbligazionario classico.
Green bond sempre in testa
Anche quest’anno a dominare la finanza sostenibile saranno i green bond, grazie all’aumento della domanda di progetti ambientali in tutte le aree geografiche. Nel 2023 l’emissione di obbligazioni verdi è infatti cresciuta del 10% su base annua, raggiungendo un totale di 575 miliardi di dollari. Merito soprattutto dell’accelerazione dell’Europa e dell’Asia-Pacifico, che hanno compensato il secondo anno di calo nei collocamenti nordamericani. Le società non finanziarie continuano a rappresentare la maggior parte del mercato, anche se il settore dei servizi può ora vantare volumi confrontabili. Discorso a parte per i bond sovrani, che nel 2023 hanno messo a segno il record di 160 miliardi di dollari e battuto il precedente massimo di 117 miliardi. Un risultato cui hanno contribuito anche Paesi come Francia, Germania, Italia e Regno Unito, che hanno emesso ciascuno oltre 10 miliardi di dollari green bond sovrani.
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Per quanto riguarda i social and sustainability bond, gli esperti non si aspettano aumenti significativi nel 2024. L’anno scorso la categoria ha registrato forti cali sia in Europa che in Nord America, compensati dal +43% dell’Asia Pacifico. Ancora in disgrazia i titoli sustainability-linked dopo i dubbi espressi dagli investitori circa la loro effettiva efficacia: in 12 mesi le emissioni sono calate del 14% a 66 miliardi di dollari.
La corsa dei bond transition e blue
Nonostante la predominanza del verde, per i prossimi mesi S&P si aspetta una maggiore varietà nelle tipologie di obbligazioni così come nella partecipazione regionale. Per gli esperti, i transition e i blue bond potrebbero infatti guadagnare terreno nel mercato dei Gsssb mentre gli emittenti dei Paesi a medio e basso reddito cercheranno di aumentare la propria quota di emissioni viste le elevate necessità di funding non soddisfatte. Tra i fattori che potrebbero spingere l’aumento dei collocamenti sostenibili, gli esperti citano l’adozione di tassonomie green e di iniziative di trasparenza ma anche la crescita del peso dei mercati emergenti e gli sforzi per accelerare la transizione energetica. Allo stesso tempo, però, altri rischi macroeconomici potrebbero fare da freno. A partire dall’incertezza associata agli alti tassi di interesse e la possibilità di un più ampio rallentamento economico in regioni chiave come l’Europa e l’Asia-Pacifico.
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