3 min
Ad ottobre la raccolta complessiva si è attestata a 2.041,8 miliardi, in calo dello 0,2%. Stabili le sofferenze. Torriero (Abi): “Sui depositi si è in qualche modo toccato il tetto”
Continua in ottobre l’aumento dei prestiti bancari a famiglie e imprese, mentre frenano i depositi, dopo gli aumenti continui degli scorsi mesi. Stando al consueto rapporto Abi, il mese scorso i finanziamenti sono saliti del 3,4% rispetto a un anno fa, in lieve rallentamento rispetto al 4,3% di settembre. Sul fronte della raccolta, invece, quella complessiva si è attestata a 2.041,8 miliardi, in calo dello 0,2% rispetto al 2021, e in flessione si sono confermati anche i depositi, a 1.835,8 miliardi, meno dei 1.840,5 miliardi di settembre e in lieve aumento di 1,5 miliardi di euro rispetto allo scorso anno (+0,1% su base annua).
“La raccolta resta comunque positiva rispetto a un anno fa, ma sui depositi si è in qualche modo toccato il tetto”, ha sottolineato il vice dg dell’Abi, Gianfranco Torriero.
Passando alla raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, ottobre si ferma a 206 miliardi, in calo del 2,9% su base tendenziale, circa 8,3 miliardi. Secondo l’Abi, il dato complessivo, soprattutto per quanto riguarda la parte dei depositi, non va però letto come una riduzione, in quanto influenzato non tanto dalla componente delle famiglie, la cui raccolta permane su un livello piuttosto elevato, ma in parte dalla componente imprese, comunque in crescita rispetto a un anno fa, e soprattutto dalle altre istituzioni finanziarie, che “tuttavia hanno altre dinamiche e altre motivazioni per quanto riguarda l’allocazione dei depositi”. “Il dato della raccolta si può leggere quasi come un indice di riallocazione delle forme di risparmio”, spiegano da palazzo Altieri.
Nonostante la stretta Bce, i tassi di interesse si confermano contenuti: quello medio sul totale dei prestiti è pari al 2,78% dal 2,47% del mese e rispetto al 6,18% di fine 2007; quello medio sui finanziamenti alle imprese è pari al 2,55% dal 2% del mese precedente e dal 5,48% di fine 2007; il tasso medio per l’acquisto di abitazioni è al 2,73% dal 2,26% del mese precedente e dal 5,72% di fine 2007.
Anche il tasso di interesse medio sul totale della raccolta risulta poco variato allo 0,52% dallo 0,49%, per effetto del tasso praticato sui depositi pari allo 0,37% (0,34% nel mese precedente), del tasso sui pronti contro termine all’1,39% (era 1,28%) e del rendimento delle obbligazioni in essere all’1,96% (contro l’1,91%).
Infine, quanto agli istituti, a settembre sono rimaste stabili le sofferenze bancarie, con l’Associazione che chiede per i prossimi mesi di concentrare le risorse pubbliche in misure a sostegno delle imprese, specie nella ristrutturazione del debito in modo da tenere anche sotto controllo la qualità del credito. Come si legge nel bollettino mensile, le sofferenze nette a settembre sono ferme a 16,2 miliardi di euro e il rapporto sofferenze su impieghi totali è allo 0,92%. A questo proposito, Torriero spiega, “come illustrato al governo nei giorni scorsi”, di aver chiesto di porre l’accento “su quelle misure a favore delle imprese che permettano una maggiore sostenibilità nell’onorare gli impegni finanziari” come le “ristrutturazioni del debito”.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.