Oro, il picco potrebbe essere già stato toccato
Secondo StoneX Bullion, dopo la distensione sul fronte dazi il premio per il rischio per il metallo giallo si sta esaurendo. Dando vita a un doppio top. L’analisi
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Fino a 80 miliardi di euro di capitale. A tanto ammonteranno per le compagnie assicurative i benefici patrimoniali derivanti dall’implementazione della riforma Solvency II, voluta dalla UE per sbloccare decine di miliardi di euro da investire in tecnologie green e infrastrutture con l’obiettivo di stimolare la crescita. La stima arriva da S&P Global Ratings, che mostra come la revisione delle regole di solvibilità dell’Unione Europea approvata lo scorso 23 aprile allenterà i requisiti patrimoniali degli assicuratori anziché inasprirli.
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Nel 2020 l’Eiopa, l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali che per prima aveva proposto l’alleggerimento delle misure, aveva infatti stimato che la revisione avrebbe abbassato i coefficienti Solvency II di circa 20 punti percentuali (ppts). Ora, invece, dopo l’aggiornamento approvato dal Parlamento europeo, frutto di anni di negoziazioni, secondo l’agenzia di rating il settore dovrebbe trarne beneficio fino a 25 punti percentuali su base aggregata. Ecco quindi spiegato il calcolo sull’alleggerimento totale del capitale fino a 80 miliardi di euro nel periodo 2026-2027, una volta cioè che gli Stati membri avranno implementato la revisione.
Gli analisti USA precisano però che la revisione Solvency II comprende diverse misure per allentare i requisiti patrimoniali, ma il divario tra le stime iniziali e il risultato finale è in gran parte dovuto alla sensibilità dei coefficienti ai tassi. “Dato che i ratio regolamentari diventeranno più sensibili agli scenari con bassi tassi d’interesse, il sollievo di capitale potrebbe dissiparsi se questi scendono al di sotto dell’1%”, avverte Taos Fudji, analista del credito di S&P Global Ratings. Per l’esperto, inoltre, se le compagnie approfittassero dello sgravio per aumentare in modo sostanziale il payout agli azionisti e investire maggiormente in azioni, i loro buffer di capitale potrebbero ridursi. “Detto questo, al momento non ci aspettiamo che l’effetto sia sufficiente per indurre azioni di rating negativo”, precisa.
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Secondo i dati Eiopa, a fine 2022 il capitale regolamentare aggregato disponibile nel settore assicurativo europeo superava i 1.000 miliardi di euro. Su questa scala, viene sottolineato nel report, lo sgravio di capitale stimato su base aggregata è “considerevole, ma non critico”. Inoltre, fermo restando che il coefficiente di solvibilità difficilmente verrà influenzato fino al 2026, per l’agenzia a beneficiare maggiormente della revisione dovrebbero essere gli assicuratori con long-tail line, in particolare quelli del ramo Vita.
Nel lungo periodo, infine, l’alleggerimento del capitale stimato è incerto: secondo gli analisti, infatti, le prospettive di crescita strutturalmente bassa nella maggior parte dei Paesi europei potrebbero creare una tendenza al ribasso dei tassi d’interesse a lungo termine, come avvenuto prima della pandemia.
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