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Nel 46esimo anno dalla sua fondazione, Anasf festeggia i 10 anni di ConsulenTia. “Un appuntamento che nasce per rappresentare tutti i consulenti finanziari e contribuire a costruirne il futuro”, spiega Germana Martano, direttore generale dell’associazione. I temi più rilevanti dell’evento (e del domani del settore) nell’intervista di FocusRisparmio
Esperienza, credibilità, talento e futuro; senza dimenticare ovviamente il termine investimento. Riuscire a creare una lista non infinita di concetti in grado di sintetizzare 10 anni di storia non è certo un esercizio semplice. Abbiamo provato a farlo incontrando Germana Martano, direttore generale di Anasf, per parlare dell’edizione di ConsulenTia che segna l’ingresso in doppia cifra per la manifestazione “nata come una scommessa sulla piazza di Roma, fatta per raggiungere la totalità dei consulenti italiani e per far sentire la loro voce là dove risiedono le istituzioni”. “Questi sono solo due dei molti obiettivi che si sono consolidati nel corso degli anni. Un successo che consideriamo non un punto di arrivo, ma di partenza”.

Germana Martano, direttore generale di Anasf
Partiamo dall’origine dell’evento e dai suoi obiettivi
L’idea di ConsulenTia è sempre stata quella di mettere a confronto tutta l’industria per ragionare in maniera ‘laica’ delle tematiche, di oggi e di domani, rilevanti per la professione, andando alla ricerca di spunti che provengono anche da settori diversi dal nostro: una caratteristica distintiva dell’evento che è destinata a rimanere nel tempo. È un momento imprescindibile di incontro dei consulenti fra loro e di confronto con l’associazione che ha appena compiuto nel 2022, 45 anni vissuti in nome della tutela e della crescita della categoria.
I tempi odierni sono certamente carichi di argomenti da affrontare. Quali fra questi sono particolarmente rilevanti per l’edizione 2023?
Non possiamo, ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, non fare il punto della situazione geopolitica e dei suoi impatti sui mercati. Compito che sarà affidato, fra gli altri, al professor Paolo Magri, vice presidente dell’ISPI, relatore del convegno di apertura di ConsulenTia “Un’ora con…”. Ovviamente ci sono poi i focus sui mercati, con gli interventi delle case di gestione, in questa edizione molto concentrate sul mercato obbligazionario dopo i rialzi dei tassi di interesse, e lo sviluppo del business della distribuzione con tutti gli aggiornamenti regolamentari, già entrati in vigore o in discussione.
Il tema normativo è stato ed è estremamente rilevante, con la professione del consulente che ha vissuto non pochi cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Altri sono in discussione e non è ancora chiaro quali saranno le decisioni del regolatore. Quali sono le ripercussioni di un possibile intervento sui meccanismi di remunerazione presenti ad oggi nell’industria?
Per spiegare l’atteggiamento, a nostro parere più corretto, per affrontare qualsiasi cambio regolamentare possiamo partire da un esempio del recente passato. Il 2 agosto 2022 è entrata in vigore la cosiddetta “Mifid Esg” con obbligo da parte dei consulenti di verificare le preferenze dei clienti in materia di sostenibilità. Noi abbiamo attivato, in maniera pionieristica e anticipando le esigenze del mercato, il primo corso di formazione su questo tema ad ottobre 2020, così da accompagnare, come nostro dovere, i professionisti in questa novità. Questo vale per ogni cambiamento, che per essere affrontato deve essere compreso e gestito.
L’industria ha dimostrato nei fatti di funzionare, di essere solida e propensa alle innovazioni. Detto questo nessun regolatore dovrebbe innamorarsi di un modello teorico, applicandolo in maniera impositiva e senza considerare la differente natura del mercato di ogni Paese.
In materia di incentivi il regolatore dimostra di essere[…]

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