Reti, il 2023 si apre con una raccolta di 3,3 miliardi
Flussi trainati a gennaio dall’amministrato. Piacciono i titoli di Stato, in aumento gli investimenti netti in fondi comuni. Fineco in testa, anche nel gestito
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Ad agosto la raccolta dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede non va in vacanza e mette a segno un risultato positivo soprattutto grazie al risparmio gestito. È quanto emerge dalla rilevazione mensile di Assoreti, stando alla quale il mese passa in archivio con flussi netti pari a circa 1,6 miliardi di euro.
Il risultato, in flessione sia rispetto al mese precedente sia nel confronto annuale, evidenzia appunto la prevalenza degli investimenti sui prodotti del gestito, che rappresentano l’82,3% della raccolta totale, attestandosi a 1,3 miliardi. Un valore superiore a quanto osservato nel mese di luglio, nonostante la componente di stagionalità del periodo. Più ridotti i volumi di raccolta realizzati sugli strumenti finanziari amministrati, che si fermano a quota 580 milioni, mentre le movimentazioni su conti correnti e depositi vedono la prevalenza delle uscite per 299 milioni.
Il bilancio da inizio anno raggiunge così i 30,4 miliardi di euro. L’81% della raccolta netta si equidistribuisce sostanzialmente tra prodotti del risparmio gestito (12,2 miliardi) e titoli amministrati (12,5 miliardi). Cresce in otto mesi il numero dei clienti, con circa 109 mila unità in più, e supera la soglia dei 4,9 milioni.
“I dati di agosto confermano la solidità del sistema delle Reti di consulenza che prosegue, nonostante le dinamiche del momento, verso un processo di crescita graduale e sostenibile – osserva Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti -. I consulenti finanziari delle nostre Associate stanno seguendo con attenzione l’evolversi degli scenari sui mercati finanziari, assumendo ancor di più un ruolo di guida nel dare risposte adeguate alle esigenze dei clienti che, riconoscendone il valore, continuano ad aumentare”.
Nel dettaglio del risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per 769 milioni di euro, pari al 59% delle risorse destinate al comparto del risparmio gestito. Il coinvolgimento degli Oicr aperti di diritto estero si conferma prevalente (748 milioni) così come la raccolta netta positiva per i fondi chiusi (25 milioni); negativo il bilancio dei fondi aperti italiani, seppure con volumi molto contenuti (-3 milioni). La raccolta netta sulle gestioni collettive azionarie si attesta a 686 milioni di euro.
Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 228 milioni; le scelte di investimento tornano a privilegiare le Gpf (157 milioni). I versamenti netti realizzati su polizze assicurative e prodotti previdenziali, invece, ammontano nel complesso a 308 milioni e si conferma l’orientamento all’investimento in unit linked (151 milioni) e polizze multiramo (180 milioni).
Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per circa 1,3 miliardi di euro, valore che si confronta con il risultato negativo dell’intera industria (-328 milioni). L’apporto da inizio anno sale, quindi, a 10,6 miliardi e rappresenta il 74,2% della raccolta netta realizzata dal sistema fondi (14,2 miliardi).
Per l’amministrato, il bilancio mensile è positivo per tutte le tipologie di strumento finanziario. In evidenza il saldo delle movimentazioni dei titoli di Stato (275 milioni), dei titoli obbligazionari (92 milioni) e degli strumenti del mercato monetario (100 milioni).
Passando ai protagonisti, regina di agosto è Allianz Bank, con 308 milioni di raccolta totale, di cui 144 milioni al gestito. Il totale da inizio anno sale così a 3,9 miliardi che valgono al gruppo il quarto posto nella classifica generale.
In seconda posizione FinecoBank con 303 milioni (204 milioni al gestito), che con oltre 6 miliardi da inizio anno è il secondo gruppo migliore del 2022. Segue con 235 milioni il gruppo Mediolanum, che però è in testa nel gestito con 245 milioni ed è terzo da inizio anno con 4,6 miliardi. Chiude agosto in negativo, invece, il Gruppo Fideuram (-36 milioni), che però resta saldamente in testa alla classifica 2022 con quasi 7,5 miliardi di raccolta da gennaio.
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