Reti, il 2023 si apre con una raccolta di 3,3 miliardi
Flussi trainati a gennaio dall’amministrato. Piacciono i titoli di Stato, in aumento gli investimenti netti in fondi comuni. Fineco in testa, anche nel gestito
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Dopo il miglior primo trimestre di sempre, ad aprile il tonfo del flusso di risorse nette posizionate su conti correnti e depositi pesa sulla raccolta dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Stando infatti alla rilevazione mensile di Assoreti, nel quarto mese del 2022 i flussi sono risultati pari a circa 3,7 miliardi di euro in contrazione del 22,9% rispetto a marzo.
Colpa appunto della liquidità, aumentata di soli 155 milioni di euro, contro i 2,2 miliardi di marzo, mentre il flusso di raccolta realizzato complessivamente su strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiunge i 3,5 miliardi, con un aumento del 36,6% rispetto al mese precedente.
La raccolta netta sulla componente gestita del portafoglio si attesta a 2,1 miliardi e sale del 17% rispetto al mese precedente, mentre le risorse nette indirizzate sugli strumenti finanziari amministrati valgono più di 1,4 miliardi di euro, risultando in crescita dell’80,6%. La contrazione tendenziale (-34% rispetto allo stesso periodo del 2021) coinvolge quasi tutte le macro-famiglie di prodotto.
“Contestualizzati con lo scenario attuale, i risultati di raccolta ben rappresentano, specialmente nella valutazione dell’asset mix, la crescita del nostro sistema che continua a mobilitare la domanda di consulenza finanziaria da parte dei risparmiatori italiani – evidenzia Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti -. Il processo di pianificazione e di diversificazione degli investimenti è continuo e coinvolge anche la liquidità raccolta nei mesi precedenti che, progressivamente, viene indirizzata verso soluzioni finanziarie più efficienti, con la consapevolezza che l’attuale congiuntura economica intacca ulteriormente il valore reale dei risparmi lasciati su conti correnti e depositi”.
Per quanto riguarda il risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netta per 611 milioni di euro. Il coinvolgimento degli Oicr aperti di diritto estero si conferma prevalente (637 milioni) così come la raccolta netta positiva per i fondi chiusi mobiliari (42 milioni). Resta negativo, invece, il bilancio dei fondi aperti italiani (-69 milioni).
La raccolta netta sulle gestioni collettive azionarie supera 1 miliardo di euro. Quasi il 52% delle risorse nette destinate alla componente gestita di portafoglio confluisce sul comparto assicurativo/previdenziale con volumi pari a 1,1 miliardi di euro. La raccolta è positiva per tutte le tipologie di prodotto, con la prevalenza dei versamenti netti sulle polizze multiramo (514 milioni) e delle unit linked (428 milioni). Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 395 milioni; le scelte di investimento privilegiano ancora le Gpf (298 milioni).
Il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, supera, pertanto, 1,8 miliardi di euro, compensando i deflussi realizzati dagli altri canali di distribuzione e portando, così, in positivo il bilancio mensile dell’industria (1,6 miliardi). L’apporto da inizio anno sale, quindi, a 7 miliardi e rappresenta il 48,5% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (14,3 miliardi).
Passando al risparmio amministrato, circa il 50% della raccolta netta realizzata sulla componente finanziaria del comparto coinvolge i titoli azionari (717 milioni). Positivo il saldo delle movimentazioni per quasi tutte le altre tipologie di strumento e, in particolare, per certificate (333 milioni) e titoli di Stato (262 milioni).
Passando ai protagonisti, ad aprile Fineco si piazza al primo posto con una raccolta complessiva di oltre 904 milioni (348 milioni il gestito), che portano il totale da inizio anno a quota 3,4 miliardi.
Segue il gruppo Mediolanum con 737 milioni ad aprile (408 milioni il gestito) e 2,7 miliardi da gennaio. Chiude il podio con 533 milioni il gruppo Fideuram, che però resta in testa nel gestito (482 milioni) e nella classifica dei primi quattro mesi dell’anno con 4,7 miliardi di raccolta totale. A completare la top five, praticamente a pari merito, Allianz Bank con 462 milioni e Banca Generali e 456 milioni.
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