3 min
La nota investitrice californiana, con una mossa che ha sorpreso il mercato, ha ridotto per la prima volta da un anno la sua partecipazione nel colosso social
La notizia non è di quelle che passano inosservate: questa settimana Cathie Wood ha venduto azioni di Meta. La guru dei titoli high tech ha ridotto la propria quota nel colosso dei social media per la prima volta da quasi un anno. L’ETF di punta di Ark Investment Management (la società di Wood) ha infatti venduto 12.595 azioni del gigante tecnologico lunedì 17 marzo e altre 2.160 il giorno successivo, “ultimo segnale di una flessione delle sorti dei grandi titoli tecnologici statunitensi”, commenta Bloomberg. Secondo i dati raccolti dalla testata economica i fondi Ark detenevano più di 460mila azioni Meta al 31 dicembre del 2024 e avevano acquistato il titolo per gran parte dell’anno. Wood, nota per le sue scommesse aggressive sul mondo della tecnologia, ha raggiunto lo status di star degli investimenti grazie ai guadagni straordinari del suo fondo di punta, Ark Innovation Fund, nel 2020 e all’inizio del 2021, diventando perciò punto di riferimento per tutti gli investitori tecnologici. Per intenderci, il fondo, con un patrimonio di 23 miliardi di dollari, ha registrato un rendimento medio annuo di quasi il 45% negli ultimi cinque anni. Quest’anno però è sceso del 15%, quasi il doppio della flessione subita dall’indice Nasdaq 100.
📰 Leggi anche “Wood: l’effetto Trump si vedrà sulle IPO. Occhio al Bitcoin“
Magnifiche? No, malefiche 7
La mossa di Cathie Wood non fa altro che gettare legna (o forse meglio dire acqua) sul fuoco, considerando che le ultime tre settimane hanno visto una correzione importante sui mercati, con l’indice S&P 500 che ha perso circa il 10% dal suo massimo storico. Oltre la metà di questo calo è da attribuire proprio al crollo delle Magnifiche 7, tant’è che Goldman Sachs in un recente report ha rivisto al ribasso le previsioni sullo S&P 500 e sugli utili per il prossimo anno, ribattezzando poi le Magnifiche 7 in Malefiche 7. Se le mega cap tecnologiche statunitensi (Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) sono state tra le migliori performer del mercato azionario globale, con un guadagno del 63% solo nel 2024, il 2025, infatti, ha messo chiaramente in discussione il loro dominio. Il gruppo dal primo gennaio ha ceduto il 13%, affossato soprattutto dal tracollo di Tesla (-38%).
Il crollo di Meta
L’ultimo titolo ad andare in rosso, lo scorso martedì, è stato proprio quello di Meta, che ha perso il 3,73% a 582,36 dollari. Il caso dell’azienda di Zuckerberg, “è particolarmente significativo”, scrive Bloomberg, “perché arriva sulla scia di un rally storico che ha visto le azioni guadagnare per 20 sessioni consecutive senza precedenti. Al suo apice, il titolo è salito di quasi il 26% nel 2025, ma da allora ha cancellato tutti i guadagni”. Gli investitori hanno quindi scaricato il titolo a causa dei timori per i dazi di Trump e per le minacce di competitor come la startup cinese DeepSeek nel campo dell’intelligenza artificiale.
📰 Leggi anche “Ray Dalio avverte: USA a rischio infarto economico“
Una nuova Reagan Era per gli investitori
Insomma molte delle aziende tecnologiche presenti nel portafoglio dei fondi Ark hanno subito pesanti perdite a Wall Street, iniziando a influenzare negativamente le performance. Tra le big tech, Cathie Wood ha sempre puntato con decisione su Tesla e Meta, ma negli ultimi mesi entrambi i titoli non hanno soddisfatto le aspettative dell’investitrice californiana. Nonostante tutti questi ostacoli, la guru dei mercati rimane ottimista sulla tecnologia. In una recente intervista a Bloomberg, ha dichiarato di aspettarsi che l’amministrazione Trump crei “un’età dell’oro” in stile Reagan Era per gli investitori: “Credo che questa amministrazione sarà fondamentale per la deregulation nell’innovazione”, ha detto. Al momento Tesla rimane la sua scommessa di punta (la guru ha previsto che un giorno la società di auto elettriche sarà valutata oltre 3.000 miliardi di dollari), seguita da altri “nomi che imitano il bitcoin” e asset crittografici, come Coinbase, Roku e Robinhood, “approfittando di questo periodo di riduzione del rischio”, ha spiegato. Per Wood ci sono cinque temi dirompenti: robotica, stoccaggio dell’energia, intelligenza artificiale, tecnologia blockchain e multi omica o sequenziamento genomico. “Il più grande progetto di intelligenza artificiale al mondo è quello dei robo taxi”, ha sottolineato nell’intervista a Bloomberg. “Pensiamo che porterà tra gli 8 e i 10 mila miliardi di dollari di fatturato a livello globale nei prossimi cinque/dieci anni, partendo da zero. Un modello di intelligenza artificiale incarnata”.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.