Medioriente, breve cronistoria di un conflitto
Aldo Liga (Ispi): “Non si intravede nessuno spiraglio per una nuova tregua. Né per la liberazione degli ostaggi, né tanto meno per un accordo fra le parti che definisca il futuro della Striscia”
Aldo Liga (Ispi): “Non si intravede nessuno spiraglio per una nuova tregua. Né per la liberazione degli ostaggi, né tanto meno per un accordo fra le parti che definisca il futuro della Striscia”
Per Yuri Blanga di Ubs AM, gli equilibri mondiali dettano prospettive economiche e condizioni di mercato. E sia gestori che investitori devono integrarli nelle strategie. Ecco perché la casa lancerà un roadshow ad hoc. Dalle elezioni ai conflitti e ai nuovi trend, la sua view sui principali dossier
Gli attacchi dei ribelli Houthi alle navi che attraversano il canale di Suez rischiano ridurre ulteriormente i traffici lungo una rotta che vale il 12% del commercio globale. Per alcuni asset manager a risentirne sarà solo l’Eurozona. E solo in alcuni settori. Ma altri lanciano l’allarme: “L’inflazione può rialzare la testa”
Per Caruso (Università Cattolica), la guerra non ha modificato gli equilibri geopolitici. La differenza, invece, potrebbe farsi sentire tramite il raggiungimento di un accordo. “Interessante capire chi si impegnerà per la fine del conflitto”
Sul barile pesano anche le scorte Usa e la timida ripresa cinese. Secondo gli asset manager, niente allarme per l’inflazione. Ma alcuni aspetti vanno monitorati
Per gli investitori il pericolo principale è quello di un conflitto più ampio e prolungato. E di un conseguente shock petrolifero. La volatilità resterà alta, occasioni tra i titoli energetici