Dopo il dato sull’inflazione USA di agosto, la ceo di Ark Invest liquida il problema della componente core appiccicosa e si focalizza sul deprezzamento dell’energia: “Ammortizzerà l’economia in caso di hard landing”. Per la guru un carovita al 2% è possibile. E da Powell bisogna aspettarsi più intraprendenza
Il prossimo meeting della Federal Reserve, in programma per il 17 e 18 settembre, non smette di catalizzare l’attenzione dei mercati. Con la recente pubblicazione del dato sull’inflazione USA di agosto, si è infatti riacceso il dibattito su se e quanto potrebbe osare la banca centrale americana in quello che pare destinato a diventare il suo primo taglio dei tassi dopo anni di stretta monetaria. Ma se la maggioranza degli esperti concorda nell’ipotizzare una sforbiciata di appena 25 punti base, anche in considerazione di una componente di fondo del carovita ancora appiccicosa, c’è una voce autorevole che si distacca dal coro: Cathie Wood, ceo di Ark Invest. La donna d’affari, considerata una pioniera degli investimenti tematici e della gestione passiva, pensa infatti che il presidente Jerome Powell sia pronto a stupire gli osservatori con un aggiustamento di mezzo punto. Mossa che non precluderebbe a ulteriori allentamenti entro la fine dell’anno.
“Gli ultimi dati del Consumer Price Index (CPI) segnalano che la pressione inflazionistica sta diminuendo”, ha detto Wood a commento del carovita USA di agosto. “L’inflazione headline è aumentata dello 0,2% su base mensile e la sua componente core dello 0,3%”, ha spiegato, sottolineando come la rilevazione si mostri positiva anche su base annua: da 2,9% a 2,5% è stata infatti la variazione del dato generale, in controtendenza rispetto all’aumento dello 0,4% osservato il mese precedente e sui minimi da marzo 2021. Tutti dati che inducono l’esperta a considerare in avvicinamento la soglia del 2% indicata come obiettivo dalla FED.
E per settembre lecito sperare in qualcosa di più
L’ottimismo di Wood si conferma anche ragionando sulle singole voci che compongono l’indice generale dei prezzi al consumo americano. “Se le spese per gli alloggi sono aumentate dello 0,5% nell’ultimo mese”, ha infatti spiegato la dirigente, “molte altre categorie hanno visto un calo”. Una precisazione che chiama in causa soprattutto l’energia, scesa dello 0,8% e a suo avviso papabile di ulteriori deprezzamenti in scia alla debolezza del petrolio. Proprio questa variabile dà infatti adito all’esperta per sperare in una parabola dell’economia meno verticale di quanto previsto dal consensus: “La discesa dei prezzi del greggio può ammortizzare il PIL in caso di hard landing”, ha spiegato, “perché equivale a una sorta di taglio delle tasse per imprese e consumatori”. Ecco perché, è stata la sua conclusione, “si rafforza la convinzione che la Fed tagli i tassi di 50 punti base durante la riunione del FOMC di settembre.
Dopo una performance stellare nel 2020 (+150%) e le perdite a due cifre del periodo 2021-2022, Ark Innovation ha vissuto un 2023 all’insegna della ripresa ed è riuscito a registrare un rialzo del 68%. Da gennaio è però tornato a perdere soprattutto in scia al ribasso subito del titolo più rappresentato nel suo portafoglio: Tesla. Nonostante le azioni della creatura di Elon Musk abbiano perso quasi l’8% da inizio anno, la guru si conferma grande sostenitrice del produttore di auto elettriche e non smette di accumulare quote della società proprio approfittando del deprezzamento. L’ultima iniziativa in tal senso risale al 17 aprile, quando ha infatti acquistato un totale di 66.504 azioni per poco più di 10 milioni di dollari. “Tesla è il più grande progetto di intelligenza artificiale al mondo e si muove verso il raggiungimento dell’obiettivo di lanciare una rete di taxi a guida autonoma”, ha dichiarato Wood in un’intervista a Morningstar.
Lo status di guru
Cathie Wood ha fondato nel 2014 la società di ETF Ark Invest, che detiene asset per oltre 60 miliardi di dollari. Attiva sui social media al pari altri grandi guru finanziari (Musk e Delio su tutti), ha guadagnato popolarità in quanto esperta nel selezionare azioni di società innovative e dirompenti in settori come quelli delle auto a guida autonoma o della genomica e nel riuscire a cavalcarle per battere il mercato. Il fondo di punta di Ark,Innovation, ha registrato un rendimento medio di quasi il 45% annuo negli ultimi cinque anni e di recente è stato affiancato da una nuova famiglia di veicoli disponibili per il pubblico europeo.
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