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Il presidente Assogestioni illustra la missione del risparmio gestito nel rilancio dell’economia italiana. “Per l’Associazione ruolo di supporto e guida al cambiamento”
Qualità, impegno, ispirazione sono le tre parole chiave scelte dal presidente Assogestioni Tommaso Corcos per aprire l’undicesima edizione del Salone del Risparmio, “la più attesa di sempre”, la definisce.
In questa cornice il presidente Assogestioni presenta le sfide che attendono il settore e i risparmiatori ricordando il ruolo sistemico ricoperto dall’industria nei mesi più difficili e carichi di incognite del 2020.

“Nella gestione di questa anomala congiuntura un contributo importante è arrivato dagli operatori dell’industria del risparmio, Sgr e reti distributive – afferma Corcos, aggiungendo che – Un altro elemento di stabilità è stato il rafforzamento a partire dal 2008 della presenza degli investitori istituzionali, i quali hanno consentito un maggiore equilibrio dei flussi”.
Un quadro confermato da Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro, fra i keynote speaker della plenaria di apertura: “Il Salone del Risparmio è un momento importante non solo per l’industria del risparmio gestito ma per tutti i partecipanti del mercato finanziario: fondamentale per il nesso tra finanza e risparmio, crescita, innovazione e creazione di mondi sostenibili, inclusivi e prosperi”.
Oltre la pandemia
“I temi della nostra industria sono chiari e gli ultimi avvenimenti hanno addirittura accelerato la loro rilevanza, definendo in qualche modo anche il compito di Assogestioni, chiamata non solo a ricordarli, ma anche ad assumere un ruolo più ampio di supporto e di guida al cambiamento”, spiega Corcos.
Il mondo del risparmio gestito torna ad incontrarsi dopo quasi due anni, un periodo di tempo nel quale nonostante la crisi sanitaria ed economica dovuta alla pandemia, “l’industria globale è riuscita a mantenere la rotta, consolidando uno straordinario decennio di crescita del patrimonio complessivo, arrivato a superare la soglia dei 2.500 miliardi di euro”, ricorda Corcos alla platea.
“L’industria ha retto all’urto della pandemia di Covid-19 dando prova di una grande capacità di adattamento – osserva Corcos – Soprattutto continuando a prendersi cura con successo del risparmio che le è stato affidato” e cita la missione importante che il risparmio gestito ha per il rilancio dell’economia italiana.
“Dobbiamo facilitare l’investimento diretto delle famiglie verso le imprese, anche non quotate, sviluppando il canale di finanziamento alternativo all’intermediazione creditizia bancaria. Come industria abbiamo l’opportunità di essere protagonisti del rilancio del nostro Paese e abbiamo la responsabilità di accompagnare questi profondi cambiamenti. In questo ambito un grande contributo può arrivare dai Pir e dai Pir Alternativi”.
Gli ultimi mesi hanno registrato un risveglio delle attività e dell’interesse da parte delle reti distributive e dei clienti verso gli strumenti d’investimento con focus sull’economia reale. “Considerando anche la buona partenza dei Pir alternativi, possiamo dire che il comparto sembra avere finalmente imboccato il sentiero della ripresa”, commenta Corcos.
A tal proposito, il presidente Assogestioni lancia un invito: “Sarebbe importante estendere il credito d’imposta in scadenza quest’anno per almeno altri quattro anni e dare la possibilità di cedere l’eventuale credito secondo modalità già sperimentate in altre iniziative”.
I trend del risparmio gestito
Per le dimensioni più operative, il numero uno di Assogestioni menziona la necessità di andare oltre la semplice definizione di profili di investitore tipo: “Possiamo sviluppare modalità più sofisticate per profilare il singolo investitore e, soprattutto, possiamo fare un salto di qualità nella capacità di sviluppare soluzioni di investimento personalizzate”.
Come può evolvere, in questo quadro, il modello di servizio dell’industria? La risposta di Corcos, in sintesi, è una: “sviluppare prodotti sempre più a misura degli investitori a cui sono rivolti e gestirli con responsabilità, contribuendo allo sviluppo di una corretta cultura degli investimenti”.
Ma non dimentica la dimensione digitale che può avere impatti sia sull’attività gestionale che miglioramenti sul fronte dell’efficienza. “Pensiamo, per esempio, a come la tecnologia blockchain potrà offrire un accesso diverso e più efficiente agli strumenti di investimento e a come questo cambi le possibilità reali di un gestore di creare un portafoglio”, dice.
E così dalle sfide si torna a parlare delle opportunità, senza nascondersi dietro facili slogan. “Vendere prodotti etichettati come Esg non è più sufficiente. Dobbiamo dimostrare chiaramente la proposta di valore sottostante le strategie Esg. Questo sforzo richiede nuove competenze nella progettazione e nella comunicazione dei prodotti”, analizza Corcos.
“L’Unione dei mercati dei capitali è funzionale per l’obiettivo della crescita sostenibile che si è data la Commissione Europea. Sul tema sostenibilità la Commissione stima investimenti per 1000 miliardi annui fino al 2030 per diminuire del 50% emissioni di CO2. È quindi necessario proseguire su temi di finanza sostenibile”, gli fa eco Rivera nell’intervento che ha subito seguito quello del presidente Assogestioni.
“In pochi anni si è passati da troppo poco a troppo: da poche informazioni per giudicare la sostenibilità degli investimenti rischiamo ora di avere troppe informazioni che possono condurre al fenomeno del greenwashing. Dobbiamo evitarlo”, conclude Rivera.
Come ultimo tema Corcos affronta la governance: “Il coinvolgimento degli investitori nel governo societario degli emittenti è un valore fondamentale da preservare – dice – ma soprattutto vogliamo che sia prevista l’interazione diretta con tutti gli amministratori perché ciò favorisce una migliore trasparenza informativa, una reciproca comprensione e, più in generale, un innalzamento della qualità della governance societaria”.
Come ultimo tema Corcos affronta la governance: “Il coinvolgimento degli investitori nel governo societario degli emittenti è un valore fondamentale da preservare – dice – ma soprattutto vogliamo che sia prevista l’interazione diretta con tutti gli amministratori perché ciò favorisce una migliore trasparenza informativa, una reciproca comprensione e, più in generale, un innalzamento della qualità della governance societaria”.
Conclusioni
Il presidente Assogestioni chiude il discorso inaugurale dell’undicesima edizione del Salone del Risparmio richiamando il concetto di “leadership illuminata”, una virtù “necessaria e richiesta a ognuno di noi, ma soprattutto alla classe dirigente del nostro Paese per scegliere la strada giusta da percorrere, che non necessariamente è la più facile o la più popolare”, spiega.
Una visione che trova riscontro anche nell’intervento di Frédéric Laloux, business thinker ed esperto di organizzazione aziendale: “Stiamo vivendo un periodo di cambiamenti dirompenti: pandemia, politica, tecnologia. E in tutto questo la parola sostenibilità ‘cosa significa?’ – si domanda – Occorre pensare a un cambio di paradigma nei modi in cui gestiamo la nostra vita: dall’energia all’agricoltura, dai trasporti ai consumi”.
Corcos, infine, conclude con un riferimento all’Allegoria del Buon Governo rappresentata da Ambrogio Lorenzetti quasi settecento anni fa e oggi esposta a Siena: “Una fonte di ispirazione estremamente attuale: ricorda che il Bene Comune e il Buongoverno sono la base per un progresso durevole e sostenibile e invita ciascuno di noi nel suo ruolo, ma soprattutto come Persona, a scegliere la strada saggia del Nostro anziché del Mio, tenendo occhi e braccia aperte gli uni verso gli altri”.
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