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I rendimenti dei prodotti di previdenza complementare sono stati negativi nel 2022, per effetto delle forti turbolenze dei mercati finanziari. Quali sono i fondi pensione aperti che più hanno contenuto le perdite e quali i migliori per perfomance a 5 anni
I rendimenti delle forme complementari di previdenza sono stati in negativi quest’anno, per effetto delle forti turbolenze dei mercati finanziari. È quanto emerge dall’ultima analisi Bff sui dati del 2022, anno in cui il segno meno risulta esteso a tutte le linee, impattate da inflazione e stretta monetaria. L’attività delle banche centrali ha pesato in maniera decisa sull’obbligazionario, mentre sui comparti azionari sono pesate le prospettive di recessione conseguenti alla caduta dei redditi disponibili in termini reali, alla perdita di fiducia di famiglie e imprese e, di nuovo, all’aumento del costo del denaro.
I rendimenti dei fondi pensione nel 2022
Nel dettaglio, dopo la ripresa segnata dai rendimenti in ottobre e in novembre, a dicembre si sono viste di nuovo performance negative del 2,3% per i fondi pensione negoziali e del 2,4% per quelli aperti, che sono tornati a pagare il simultaneo calo dei mercati azionari e obbligazionari.
Un dicembre in rosso non ha però impedito di chiudere l’ultimo trimestre del 2022 con performance comunque complessivamente positive, pari al +0,9% per i negoziali e al +1,4% per gli aperti. Negli ultimi tre mesi dell’anno si sono distinti in particolare i comparti azionari, che hanno messo a segno un aumento del 3,0% tra i negoziali e del 4,4% tra gli aperti, mentre leggermente negativo è stato il risultato dei negoziali monetari, in rosso del 0,2%, e degli aperti obbligazionari, in calo dello 0,5%.
Valutando i rendimenti su orizzonti più propri del risparmio previdenziale, nei dieci anni da inizio 2013 a fine dicembre 2023, la performance rimane complessivamente positiva. Per i negoziali la crescita è infatti del 2,5% e per gli aperti dell’1,9%. A far da traino al rialzo gli azionari, con rendimenti in crescita del 6,0% tra i negoziali e del 4,7% tra gli aperti, mentre i monetari si fermano in coda alla classifica con un +0,2% per i fondi pensione negoziali e -0,1% per i fondi pensione aperti.
Non tutti i fondi pensione, però, hanno generato gli stessi rendimenti sul mercato. La domanda che spesso gli investitori si pongono è: quali sono i migliori fondi pensione su cui investire per la propria pensione integrativa?
La classifica dei migliori fondi pensione aperti nel 2022
In questa analisi ci concentriamo sui migliori fondi pensione aperti distribuiti in Italia. Destinati, in linea di principio, a tutti i lavoratori attraverso l’adesione sia su base collettiva sia su base individuale, i fondi pensione aperti sono forme di pensione integrativa complementari istituite da imprese di assicurazione, Sgr, banche.
Ai primi cinque posti per performance nel 2022 troviamo:
- BCC Aureo – Comparto Garantito (-0,79%)
- Anima Arti & Mestieri Garanzia 1+ A (-0,85%)
- Fideuram Garanzia (-1,66%)
- Azimut Previdenza Garantito (-1,91%)
- Intesa Il Mio Domani Breve Termine C (-2,12%)
Fonte: Morningstar. Dati al 31/12/2022.
Saldo netto negativo per tutti i componenti della classifica. Un risultato che non sorprende più di tanto viste le performance mostrate dai mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari. Così come non sorprende che la quasi totalità dei componenti la classifica appartenga al comparto dei garantiti e alla categoria dei fondi monetari.
Riportando gli stessi ragionamenti su un orizzonte d’investimento più consono alle prospettive del risparmio gestito in quanto tale, la classifica per performance a cinque anni diventa la seguente:
- Sella Eurorisparmio Azionario Internaz A (+4,48%)
- Cattolica Gest. Previd – Az Globale (+4,28%)
- Crédit Agricole Vita – Taro B (+4,08%)
- Anima Arti & Mestieri Crescita 25+ A (+3,95%)
- Sella Eurorisparmio Azionario Europa A (+3,75%)
Fonte: Morningstar. Dati al 31/12/2022.
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