Ddl Capitali, Freni: “L’obiettivo è trasformarlo in legge entro fine anno”
29 maggio 2023
di Redazione
3 min
Dall’assemblea 2023 di Assosim, il sottosegretario del Mef dà la tabella di marcia del governo. Ventoruzzo: “Anno intenso per l’associazione, puntiamo a un ruolo maggiore anche in Europa”
Il ministero dell’Economia punta ad accelerare sul ddl Capitali, con un obiettivo preciso: trasformarlo in legge entro fine la fin dell’anno. La dichiarazione d’intenti è arrivata dal sottosegretario del Mef, Federico Freni, dall’assemblea annuale 2023 di Assosim. Un evento nel quale è stato ribadito come la competitività dei mercati dei capitali italiani sia fondamentale per far crescere le pmi, consolidare le grandi imprese quotate e far funzionare l’economia, soprattutto in un periodo in cui il costo del debito tradizionale sale.
Ddl in Gazzetta entro il 31 dicembre
“ll ddl è in parlamento. Il ministro Giorgetti e io speriamo in una legificazione veloce e condivisa. Il mio obiettivo è averlo entro il 31 dicembre in Gazzetta, quindi che diventi legge entro la fine dell’anno”, ha detto chiaramente il sottosegretario. Certo, ha ammesso, si tratta di un provvedimento perfettibile, ma bisogna “fuggire quell’assalto ai forni di manzoniana memoria di emendamenti che derivano da destra o da sinistra e che scardinano tutto il sistema”. “Mi piacerebbe che questo decreto trovi una linearità nella sua conversione ascoltando il mercato”, ha aggiunto Freni. Per il sottosegretario, infatti, solo in questo modo è possibile trovare la strada migliore “per dare al Paese un mercato flessibile, aperto e che gli consenta di crescere”. “Portare le pmi in Borsa è difficile ma farcele restare è ancora più difficile. Credo che serva immaginare dei aggregatori, anche con dei soggetti istituzionali al loro interno, per sostenerle verso la quotazione”, ha concluso.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è dimostrato il presidente Assosim, Marco Ventoruzzo, che nel suo bilancio ha parlato di un anno intenso per l’associazione degli intermediari dei mercati finanziari dal punto di vista delle novità normative. A partire dal ddl Capitali, passando per la riforma fiscale e, a livello europeo, per la Retail Investment Strategy. “Il lavoro non è mancato e non mancherà, ma abbiamo anche organizzato interessanti iniziative formative e di educazione finanziaria. E lanciato un periodico che riassume i temi di maggior interesse per gli intermediari e il funzionamento del mercato. L’obiettivo è infatti quello di rafforzare ulteriormente la presenza istituzionale di Assosim, anche a livello Ue, sviluppare approfondimenti e ricerche, con il supporto del Comitato Scientifico, e ampliare la base associativa e il dialogo con altre associazioni”, ha sottolineato.
Assosim, che raccoglie oltre 60 società tra le principali banche e Sim italiane e estere attive nei servizi di investimento e accessori, di investment banking, global custody e alcuni gestori di trading venues e sistemi di scambio, punta infatti a svilupparsi ulteriormente. Tra gli obiettivi per il prossimo anno figurano quello di rafforzare presenza, visibilità e incisività istituzionale, quello di sviluppare approfondimenti e ricerche e quello di investire su iniziative formative e di educazione finanziaria.
Fabio Galli, direttore generale Assogestioni
Al momento i riflettori restano però puntati sul ddl Capitali. Come spiegato al Salone del Risparmio 2023 dal direttore generale di Assogestioni Fabio Galli, il provvedimento ha proprio lo scopo di far tornare a crescere il mercato tricolore. “L’obiettivo deve essere capire come il notevole risparmio italiano possa essere indirizzato verso l’investimento in chi si quota nel nostro Paese e come attrarre investimenti dall’estero. Anziché creare strati eccessivi di proceduralizzazione, dobbiamo pensare a essere più proattivi nell’attrarre risorse”. Stesso concetto ribadito dal professor Michele Siri, ordinario di diritto commerciale all’Università di Genova, secondo cui il provvedimento punta a “trovare un più equilibrato assetto nel finanziamento alle imprese, attraverso il ricorso al mercato e non solo al debito. Un intervento strutturale che libera risorse e favoriscela partecipazione dei risparmiatori in un’ottica di lungo e medio termine”.
Paolo Savona, presidente della Consob
Infine, il presidente Consob, Paolo Savona, si è soffermato sulla “neutralità tecnologica”. Questa, ha detto dal palco Assosim, “ribadita nei regolamenti primari richiede una regolamentazione secondaria che coinvolga tutte le istituzioni e le associazioni di categoria”. “Resto dell’avviso che non possa esservi una regolamentazione degli strumenti virtuali senza includere una regolamentazione delle molteplici nuove tecniche contabili, anche per renderle tra loro fungibili al fine di non creare una frantumazione dell’unità del mercato”, ha chiarito Savona.
Il fenomeno delle IPO all’estero e del trasferimento di sede legale indagato da uno studio del Centro FIN-GOV dell’Università Cattolica. Il direttore Massimo Belcredi: “La competitività del mercato dei capitali non c’entra. Solo chi arriva dall’Italia attua pratiche di blindatura del controllo estreme, che rischiano di distorcere il rapporto tra azionisti di maggioranza e minoranza e che suscitano seri interrogativi sugli effetti di medio e lungo periodo”
Nel suo intervento annuale, il presidente dell’Authority indica nell’inflazione il nemico numero uno. Subito l’euro digitale e un paracadute di ultima istanza per i Btp
Il provvedimento punta a facilitare le Ipo, riducendo gli obblighi per chi si quota. Sale da 500 milioni a 1 miliardo la soglia per le pmi. Cambiano anche vigilanza Consob e voto plurimo. E l’educazione finanziaria entra a scuola
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