Via a gambe levate dai Btp
Colpa di una elevata percezione del rischio Paese. Per il futuro del decennale italiano saranno decisive le azioni del governo del cambiamento. Con lo spread pronto a infiammarsi
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“Tutelare il risparmio delle famiglie”. Questo l’appello del presidente della Repubblica in un messaggio inviato in occasione della ‘Giornata del risparmio’. Nello specifico Sergio Mattarella ha spiegato che “la tutela del risparmio, prevista dall’articolo 47 della Costituzione, corrisponde alla garanzia dell’irrinunciabile libertà delle famiglie di poter autonomamente individuare i mezzi atti a sostenere le proprie scelte di vita e, insieme, sottolinea l’enorme valore rappresentato, per la stabilità del sistema economico-finanziario italiano, dal popolo dei risparmiatori. I risparmi delle famiglie rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato”.
Il capo dello Stato ha aggiunto che “l’attenzione all’etica e allo sviluppo sottolinea il valore sociale del risparmio che va ben oltre la sfera individuale e familiare. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici, espressamente richiamato dalla Costituzione, è condizione essenziale dell’esercizio della effettiva sovranità del Paese”.
La gestione del risparmio da parte dello Stato, delle imprese bancarie, degli intermediari finanziari, sottolinea ancora Mattarella, “costituisce il motore di uno sviluppo responsabile e sostenibile, un elemento centrale dell’esercizio del credito e deve obbedire a regole di assoluta trasparenza, di saggia amministrazione delle risorse, di protezione di depositi e investimenti”.
L’inquilino del Colle si sofferma sul mese dell’educazione finanziaria terminato oggi: “Vanno incoraggiate tutte le iniziative a questo fine. Acquisire nozioni in materia finanziaria consente ai risparmiatori di gestire in maniera appropriata le loro scelte, sia nel credito sia nel debito, esercitando così una cittadinanza attiva su questo fronte”.
Intanto, il governatore della Banca d’Italia si dice preoccupato per “le conseguenze gravi di un prolungato rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato su banche e famiglie”. Ignazio Visco ricorda che “il loro incremento deprime il valore dei risparmi accumulati dalle famiglie mentre per le banche gli effetti si vedono sull’aumento del costo della raccolta”.