Pir, un investimento resiliente. Ecco perché
L'ingresso degli asset manager nel mercato dei Pir è avvenuto attraverso tre modalità differenti: istituzione di un nuovo fondo, trasformazione di un fondo esistente e la soluzione mista
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Il clima di incertezza percepito rafforza la propensione al risparmio degli italiani. Lo rileva l’indagine realizzata dall’Acri, in collaborazione Ipsos, in occasione della 94esima giornata del Risparmio che si terrà mercoledì 31 ottobre a Roma alla quale interverranno il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ed il ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Il desiderio di risparmiare degli italiani resta alto (86% come l’anno precedente), ma ben il 38% non vive tranquillo se non mette da parte dei risparmi (+1 sul 2017). Il 39% delle famiglie afferma di essere riuscito effettivamente a risparmiare (+2 punti percentuali sul 2017). Il 7 per cento delle famiglie dichiara che nel 2018 la propria situazione economica è migliorata.
Permangono però anche elementi contraddittori: crescono le famiglie che sono riuscite a mantenere lo stesso tenore di vita (37 per cento), ma anche quelle che dichiarano di essere state colpite dalla crisi che si attestano a 1 su 4 (24%). Aumentano le famiglie con un saldo negativo, che si attestano al 22 per cento (erano al 21% nel 2017).
Ma sono invece gli imprevisti a spaventare di più i risparmiatori italiani. Una spesa non contemplata di mille euro, infatti, mette in crisi una famiglia su cinque. E se questa cifra salisse a 10mila euro potrebbe farvi fronte, con le sole proprie forze, appena poco più di una famiglia su tre (il 36%, 2 punti percentuali in più rispetto al 2017). Diminuisce, anche se di poco, la popolazione che preferisce spendere tutto quello che ha (cala di 2 punti al 10 per cento).