3 min
Sette su dieci aumenteranno l’allocazione in fondi sostenibili nei prossimi 3-5 anni. E per il 93% i Paesi in via di sviluppo sovraperformeranno. Preferite le strategie a gestione attiva
Parola d’ordine: megatrend. Con una forte, fortissima preferenza per la sostenibilità e i mercati emergenti. I fund selector hanno pochi dubbi sul fatto che a plasmare gli investimenti in futuro saranno una manciata di temi dirompenti e che, soprattutto, si assisterà a uno spostamento massiccio dei capitali verso i temi Esg e verso i fondi che investono nei Paesi in via di sviluppo. La conferma arriva di un’indagine commissionata da Rbc Asset Management, che ha interrogato oltre 500 fund buyer, consulenti e wealth manager europei, di cui 103 italiani.
Megatrend, Esg al centro
Dal sondaggio emerge che la quasi totalità degli investitori wholesale del nostro Paese (97% vs 93% a livello europeo) è convinta che i megatrend giocheranno un ruolo fondamentale nella gestione dei loro portafogli nel corso dei prossimi 3-5 anni. In particolare, il 77% (66% il dato europeo) si aspetta che il megatrend più investibile sia quello del cambiamento climatico e della scarsità delle risorse, seguito dai progressi tecnologici (66% vs 63% a livello europeo).
Coerentemente con questa convinzione, gli investitori wholesale italiani si aspettano che l’ammontare di capitali che andrà a confluire negli investimenti sostenibili e ad impatto continuerà a crescere, con il 70% di loro (75% tra i rispondenti europei) che dichiara che nei prossimi 3-5 anni allocherà più asset sui fondi basati su criteri Esg espliciti. In linea con questo dato, gli investitori wholesale italiani prevedono di aumentare l’allocazione Esg nei prossimi 3-5 anni del 20% in media, in linea con il dato europeo.
Mercati emergenti sempre più appetibili
Per quanto riguarda la crescita del mercato, per quasi la metà dei fund selector del nostro Paese (42% vs 32% a livello europeo) sarà la Cina a registrare il rally azionario più ampio nei prossimi 5 anni, seguita dal Nordamerica (24% vs 30%) e dall’Europa occidentale (23% vs 15%).
Un dato strettamente connesso al boom di interesse per gli Emergenti. La stragrande maggioranza degli investitori italiani sta infatti pianificando di incrementare l’allocazione sui questi mercati, con una maggioranza preponderante pari al 93% (83% in Europa) che dichiara di credere che tali Paesi siano avviati verso un periodo di crescita nei prossimi 5 anni.
Tra chi si aspetta una sovraperformance degli emergenti, il 66% (60% in Europa) punta quindi a beneficiare di tale crescita. Alla domanda su quali siano i mercati emergenti più investibili durante la ripresa dalla pandemia, l’Europa centrale ed orientale risulta al primo posto con il 57%, seguita da Asia ex-Cina (54%) e Cina (45%). Secondo i dati a livello europeo invece, il primo posto va all’Asia ex-Cina con il 60%, seguita da Europa centrale ed orientale (53%) e dalla Cina (36%).
Il fondo? Meglio attivo
Infine, la maggior parte degli investitori wholesale italiani (37%) intende adottare un approccio globale alla selezione dei fondi nei prossimi 1-3 anni, percentuale che in Europa scende al 31%. Il 26% invece (22% il dato europeo) intende adottare un approccio europeo, e tre quarti (76% vs 75% europeo) segnalano una preferenza per i fondi a gestione attiva rispetto ai prodotti passivi.
“Nonostante la crescita significativa dei fondi di investimento passivi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, uno dei punti salienti emersi da questa indagine è l’appetito degli investitori wholesale europei per le considerazioni Esg e i mercati emergenti – sottolinea Anthony Pickering, head of business development Emea /Apac di BlueBay e Rbc Am -. Siamo convinti che questi aspetti rappresenteranno un driver significativo per ‘un’era d’oro’ della gestione attiva. Questo trend è riflesso nei nostri risultati, con il 76% degli investitori wholesale europei che ha manifestato una preferenza per i fondi gestiti attivamente rispetto a quelli passivi”.
“Nonostante le performance relativamente deludenti dei mercati emergenti negli ultimi anni, sono emerse anche alcune chiare storie di successo. La gestione attiva sarà cruciale per individuare i vincitori ed evitare i vinti. Sarà altrettanto importante assicurare che le preferenze Esg degli investitori vengano costantemente soddisfatte, tramite l’accesso a gestori in grado di adottare un approccio attivo che sappia identificare e investire su opportunità al di fuori del benchmark”, conclude Pickering.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.