Esg ed Emergenti: l’importanza del fattore “G”
Non solo numeri: per gli esperti di NN IP è fondamentale riconoscere dove si trova una società, valutare dove è diretta e capire come gestisce i rischi
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La governance delle società quotate è un aspetto sempre più rilevante per gli investitori istituzionali.
D’altronde la famosa G che completa l’acronimo Esg viene considerata con sempre maggior rilevanza quando si effettuano analisi e valutazioni sulle aziende su cui investire.
Per questo motivo ieri Borsa Italiana, che fa parte del Comitato per la Corporate Governance presieduto da Patrizia Grieco e composto da esponenti di vertice delle società quotate e delle società di gestione del risparmio, ha annunciato l’entrata in vigore del nuovo codice per la Corporate Governance.
Il testo, approvato nella versione definitiva entro la fine di gennaio 2020, per essere applicato dalle società quotate, entrerà in vigore nel 2021.
“Per gli asset manager un aumento della partecipazione nel capitale delle quotate corrisponde a un ruolo crescente e a una maggiore attenzione alla governance societaria, con l’obiettivo di creare valore nel lungo termine”, ha detto Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni, aprendo i lavori della seconda giornata dell’Italy Corporate Governance Conference (ICGC) promossa dal Comitato per la Corporate Governance e organizzata da Assonime e Assogestioni, in collaborazione con l’Ocse e il supporto di Borsa Italiana.
Il nuovo Codice si ripropone di guidare le società nell’adozione di strategie sempre più orientate alla sostenibilità dell’attività d’impresa: compito prioritario del Cda è perseguire il successo sostenibile dell’azienda, dove la creazione di valore nel lungo termine a beneficio dei soci deve tenere conto degli interessi degli altri stakeholder.
Tra le priorità del Codice spicca stimolare le società a rafforzare il dialogo con il mercato attraverso l’adozione di politiche di engagement complementari a quelle degli investitori istituzionali, oltre che favorire l’accesso alla quotazione delle Pmi e di aziende a forte concentrazione proprietaria attraverso raccomandazioni semplificate e proporzionate alle loro caratteristiche.
“L’industria italiana dell’asset management da sempre presta molta attenzione al governo delle società ed è fortemente impegnata nell’avanzamento e nell’espansione della stewardship”, precisa Corcos.
Sin dal 2013 Assogestioni ha adottato gli Italian Stewardship Principles per l’esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle quotate. L’adozione di questi Principi ha permesso all’Italia di essere tra i pionieri delle best practice internazionali, poi riconosciute formalmente con l’entrata in vigore della Shareholder Rights Directive II.
Per quanto riguarda l’italia l’attivismo degli investitori istituzionali aumenterà nei prossimi anni, promette il president Assogestioni, data la crescente importanza dei criteri di sostenibilità nelle politiche di investimento “Esg non è più una semplice opzione o una moda per gli investitori, bensì è sempre più un dovere”, ribadisce Corcos.