Petrolio, primo semestre in crescita
Metalli preziosi e oro in particolare, dovrebbero iniziare a beneficare della percezione che la Federal Reserve non sia poi così lontana da una politica monetaria neutrale
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“L’argento ha guadagnato poco più del 10% nel mese di dicembre 2018, grazie in parte alla stretta correlazione tra questo metallo e l’oro: la volatilità degli asset ciclici ha favorito infatti quest’ultimo, considerato il bene rifugio dagli investitori. Nitesh Shah, director research di WisdomTree prevede che “su questa scia, l’argento crescerà fino a quota 16,6 USD/oncia entro il terzo trimestre 2019, per poi abbassarsi a 16,3 USD/oncia entro la fine dell’anno. L’argento, essendo destinato per oltre il 50% ad applicazioni industriali è più esposto alla domanda e all’offerta di metallo fisico, mentre il prezzo dell’oro tende ad essere influenzato maggiormente da fattori di tipo monetario”.
“Gli indici globali dei responsabili degli acquisti (PMI) – continua l’esperta – dovrebbero continuare a diminuire nel 2019, senza però scendere sotto il livello di 50, che rappresenta la linea di demarcazione tra espansione e contrazione. Tuttavia, la decelerazione dell’attività manifatturiera è destinata a pesare sulla domanda di argento”.
L’offerta di argento – prevede l’economista – potrebbe iniziare ad aumentare per effetto della maggiore attività estrattiva. Pertanto, il fatto che negli ultimi anni l’argento sembrasse sottovalutato rispetto all’oro non ha dissuaso le imprese minerarie dall’estrarre il metallo, come testimonia anche il World Silver Survey 2018, pubblicato nel primo semestre 2018, in cui si stima un surplus di offerta per l’argento nel 2017 e 2018”.
“È verosimile ritenere “che l’argento avrà una crescita più contenuta rispetto all’oro, perché l’attività manifatturiera è in rallentamento mentre l’attività mineraria dovrebbe portare ad un aumento dell’offerta di argento”.
“Il rapporto oro/argento, che supera attualmente di oltre 1 deviazione standard la media storica, indica che l’argento è relativamente conveniente rispetto all’oro. Tuttavia, a fronte del recente rincaro dell’argento, il divario tra i due metalli si va riducendo”, conclude Shah.