Istat, giù l’export. Crescono le importazioni
La diminuzione delle esportazioni è del 2,6% rispetto a giugno. Su base annua si registra invece un aumento tendenziale del 6,8%. Le importazioni sono in crescita sia sul mese sia sull'anno
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“Bisogna andare oltre la flat tax riducendo il carico fiscale sulla classe media”. Giovanni Tria ha così chiuso il Forum Bloomberg a Milano dando un chiaro indizio di ciò che conterrà la prossima manovra finanziaria. A questo proposito ha assicurato che il governo “ridurrà il carico fiscale sulla classe media mantenendo il budget gestibile”. Il ministro ha spiegato che, per realizzare una crescita solida, è necessario “recuperare un 30% di investimenti pubblici venuti meno negli ultimi anni in modo che questi tornino “ad essere il 3% del Pil nel breve termine”.
La crescita dell’Italia però non basta. Il ministro sottolinea i progressi fatti, ma reputa necessario mettersi al passo dei Paesi più avanzati dell’Eurozona: “L’economia italiana – conferma Tria – sta continuando a crescere, ma ad un ritmo più lento e la nostra performance è inferiore a quella di altri Paesi europei che pure a loro volta hanno rallentato il passo. Il governo lavora per eliminare il gap di crescita dell’1% che ci separa dai Paesi dell’Eurozona”.
Come incrementare la crescita? Il ministro ha una ricetta. Ovvero “bilanciare azioni differenti guardando al quadro più grande” attraverso una “composizione del budget tra entrate fiscali e spese”.
Tema fondamentale per Tria è la “digitalizzazione e l’implementazione dell’agenda digitale”. Ma anche la stessa sburocratizzazione e velocizzazione della macchina amministrativa sono al centro dell’azione di governo. Proprio su questo punto il ministro ha specificato che sta lavorando per “ricostruire una forte capacità tecnica nelle nostre amministrazioni attraverso pubblici investimenti e partnership tra il pubblico e i privati”.
In conclusione, il titolare di via XX settembre, ha voluto rassicurare Mario Draghi e l’Europa che ultimamente avevano bacchettato il governo, soprattutto per gli annunci fatti. “Le misure di cui ho parlato – ha puntualizzato il ministro – non cambieranno l’impegno del governo sulla riduzione del debito”.