Istat, giù l’export. Crescono le importazioni
La diminuzione delle esportazioni è del 2,6% rispetto a giugno. Su base annua si registra invece un aumento tendenziale del 6,8%. Le importazioni sono in crescita sia sul mese sia sull'anno
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“Ad agosto i mercati azionari europei hanno tirato il freno, dopo i rialzi di luglio, mettendo a segno una performance negativa. Il rialzo del dollaro e l’impatto negativo della guerra commerciale su un gran numero di paesi emergenti hanno pesato tra gli investitori”. È la premessa di Gilles Guibout, gestore del fondo di tipo Pir Axa Wf Framlington Italy di Axa Investment Managers, che successivamente si sofferma sul caso Italia.
“In Europa – rileva l’analista – preoccupa soprattutto, in questo momento, il rischio connesso alle annunciate politiche di spesa del governo italiano. Il nervosismo degli investitori si concentra sulla sostenibilità del debito italiano e sulle ripercussioni che questo potrebbe avere a livello europeo. Il Ftse Italia All Share ha perso l’8,17% nel mese d’agosto, dopo che a luglio era avanzato del 2,76%. Tutti i settori hanno registrato ribassi con l’eccezione del consumo durevole. I comparti delle utility, delle telecomunicazioni e dei finanziari hanno particolarmente sofferto a causa del forte rialzo dei Btp”.
Per il futuro l’esperto si aspetta ancora volatilità: “Anche se il mercato italiano è tornato su dei livelli interessanti in confronto agli altri mercati, per i ribassi degli ultimi mesi, questo non basta a controbilanciare il rischio. Ci aspettiamo che il mercato resti volatile. Bisogna capire quanto questo governo abbia la volontà di controllare la spesa pubblica e soprattutto il debito. Questo – conclude Gilles Guibout – è fondamentale per l’andamento dei Btp e quindi per il sistema finanziario che ha un peso molto importante sul listino italiano”.