Il private equity italiano chiude il miglior anno di sempre
Investimenti più che raddoppiati: su del 123% a 14,7 miliardi. La raccolta, al 90% italiana, tocca quota 5.725 milioni. Boom delle infrastrutture: +480%
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Nuova conferma del momento d’oro del private equity, che dopo un 2020 in sordina a causa della pandemia nel 2021 è ripartito di slancio sia a livello globale sia in Italia. In particolare, a mostrare grande vitalità in tutte le aree geografiche è stato il settore healthcare che ha raggiunto quota 151 miliardi di dollari, oltre il doppio dei valori dell’anno prima quando si era fermato a 66 miliardi, grazie a un numero di deal più elevato, pari a 515 (+36% rispetto al 2020), ma soprattutto a un valore medio decisamente più significativo.
È quanto emerge dal “Global Healthcare Private Equity and M&A Report 2022” di Bain & Company, che mette in luce un anno da record sia in termini di volume di deal sia di valore, contraddistinto da un’attività vivace in tutte le regioni e in tutti i sotto-settori. Tanto che da solo l’healthcare pesa ad oggi circa il 15%, dato in crescita, sul totale degli investimenti nel private equity a livello globale.
Nel mondo, sono state cinque le operazioni di valore superiore ai 5 miliardi di dollari, rispetto a una sola dell’anno precedente. In generale, la dimensione media degli accordi è cresciuta: in Europa, il numero di accordi da oltre 1 miliardo di dollari è quasi raddoppiato nel 2021.
Da segnalare anche il balzo del corporate M&A, che ha mostrato una crescita di oltre il 40% nel 2021 superando i 438 miliardi di dollari rispetto ai 305 del 2020, con un crescente contributo anche di aziende midcap.
Dietro il boom delle operazioni di M&A, quattro trend strutturali secondo l’indagine: invecchiamento della popolazione; maggior incidenza delle malattie croniche; aumento dei livelli di reddito; innovazione nelle cure e nelle operazioni.
“La maggiore fiducia del mercato nel 2021 si è tradotta in una maggiore disponibilità a investire in grandi operazioni nel settore healthcare – spiega Valerio Di Filippo, senior partner di Bain & Company -. I rendimenti sono rimasti superiori agli altri settori nonostante le valutazioni abbiano raggiunto livelli record”.
“In aggiunta ai segmenti che da tempo attirano maggiore interesse da parte degli investitori, come i provider healthcare e il biopharma, gli effetti del Covid-19 hanno spostato l’attenzione su alcuni comparti specifici come la telemedicina-home care e la diagnostica”, ha concluso Di Filippo.
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