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Secondo un sondaggio del Censis per Aipb, l’80% degli italiani intervistati vede nei private banker delle risorse che possono convincere i più abbienti ad effettuare investimenti positivi per la collettività.
I professionisti che offrono consulenza alle persone più facoltose possono essere una risorsa per tutti. Secondo un sondaggio del Censis per Aipb, l’80% degli italiani intervistati, infatti, vede nei private banker delle risorse che possono convincere i più abbienti ad effettuare investimenti positivi per la collettività. Potendo fornire più risposte riguardo alla propria opinione sui patrimoni alti, quasi un italiano su due premierebbe con tasse più basse chi investe in attività produttive con una ricaduta positiva sull’economia; tre su dieci sceglierebbero di imporre alte tasse a tutti i patrimoni; due su dieci vorrebbero penalizzare solo chi tiene fermi i propri soldi e premiare chi invece li investe; per il 14% non bisognerebbe imporre alcun tipo di tassa, perché i più ricchi effettuerebbero investimenti a beneficio di tutti.
Per quanto riguarda la visione che gli italiani hanno sul ruolo della ricchezza, emerge un quadro bipartito. Per il 52% degli intervistati essa è un’opportunità, se si stimola le persone ad investirla bene. Per il 25%, invece, è una cosa inutile, “visto che ormai i ricchi portano i soldi lontano”. Il 23%, infine, la considera un furto, perché “gran parte dei ricchi sono egoisti e operano a danno della collettività”.
Un dato interessante emerge anche dall’analisi del rapporto tra visione del futuro e ricchezza posseduta. Mentre sembra più scontato che le persone più abbienti siano meno preoccupate da quello che verrà, solo lo 0,8% di esse si dichiara felice quando pensa al futuro, contro il 2,3% degli italiani in generale. Come dire, i soldi non fanno la felicità.