MiFID 2… Anni dopo: cosa c’è, cosa manca. Il verdetto dell’industria
A due anni dall’entrata in vigore gli effetti della normativa sono ancora difficili da interpretare. E una parte degli operatori spinge per la revisione di alcuni aspetti tecnici
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MiFID II e MiFIR saranno oggetto di revisione da parte della Commissione Europea nei prossimi mesi.
La conferma arriva da una comunicazione visionata da FocusRisparmio e inviata da Efama, l’associazione degli asset manager europei, ai vertici delle associazioni nazionali di categoria.
Secondo quanto trapela da Bruxelles, la Commissione europea dovrebbe pubblicare una prima consultazione sulla revisione di MiFID II e MiFIR “nei prossimi giorni”, si legge nell’informativa. Il documento “dovrebbe essere piuttosto corposo, lungo circa 50 pagine”.
Non è ancora chiaro su quali argomenti o aree della MiFID II si concentrerà la consultazione ma, come anticipato a inizio mese da FocusRisparmio, finiranno sotto la lente alcune tecnicalità della normativa riguardanti i costi e la diffusione dei dati di mercato, regole di trasparenza e protezione dell’investitore, analisi sulle piccole e medie società – ambiti in merito ai quali, nei giorni scorsi, i vertici delle associazioni di categoria avevano già espresso perplessità.
Assogestioni in prima linea
La revisione “rappresenta un’importante occasione per valutare l’esperienza della MiFID così come è stata finora applicata, colmando i vuoti normativi e armonizzando la legislazione alla prassi” afferma Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni.
“L’Associazione ha già individuato, con il contributo delle le Sgr associate, alcune delle principali tematiche che verranno portate alla diretta attenzione del legislatore europeo, nonché in ambito Efama”, aggiunge Galli.
In particolare, tra gli ambiti di azione su cui si concentrerà l’azione dell’associazione italiana del risparmio gestito rientrano “i criteri di remunerazione della ricerca sull’azionario delle piccole e medie imprese, la trasparenza ex ante sui costi dei prodotti al fine di assicurare una maggiore sinergia con la disciplina PRIIPs, gli incentivi non monetari”.
MiFID II: entro luglio la revisione
Secondo il memo che Efama ha inviato alle associate, la timeline della procedura – la cui attivazione sarà proposta dal vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis – prevede la pubblicazione della revisione del corpus normativo MiFID al più tardi entro luglio 2020, così da coincidere con l’inizio della presidenza tedesca del Consiglio dei ministri europei, assunta a rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi.
L’associazione che raggruppa i maggiori asset manager europei ha già avviato l’iter per la raccolta delle risposte alla consultazione presso le Assogestioni europee, così da “garantire che le loro opinioni siano prese in considerazione”, commenta Efama nello statement. Commenti preliminari e suggerimenti sulle potenziali modifiche alla direttiva andranno inviati entro lunedì 27 gennaio.