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Secondo il rapporto annuale “L’economia delle regioni italiane” di Banca d’Italia, a fine 2020 (ultimo dato disponibile) la ricchezza al netto delle passività finanziarie delle famiglie emiliano-romagnole ammontava a 951 miliardi di euro correnti
Proseguiamo il nostro viaggio tra le regioni d’Italia alla scoperta delle caratteristiche economiche e sociali del territorio, che possano permettere una targettizzazione ideale delle persone ai fini del business del consulente finanziario. Protagonista di oggi è l’Emilia-Romagna.
Scopri le regioni analizzate negli appuntamenti precedenti.
Se dico Emilia-Romagna a me vengono subito in mente almeno cinque immagini simbolo: i tortellini bolognesi, il prosciutto di Parma e la mortadella di Bologna, la Ferrari a Maranello e Rimini con la costiera adriatica. Ma la regione è molto di più.
Secondo il rapporto annuale “L’economia delle regioni italiane” di Banca d’Italia, a fine 2020 (ultimo dato disponibile) la ricchezza al netto delle passività finanziarie delle famiglie emiliano-romagnole ammontava a 951 miliardi di euro correnti.
Il risparmio finanziario delle famiglie nel 2021 – Secondo Banca d’Italia, l’incremento della ricchezza finanziaria delle famiglie è proseguito anche nel 2021, sospinto dall’aumento dei redditi e da una propensione al risparmio che, seppur in calo rispetto all’anno precedente, è rimasta elevata.
I depositi bancari delle famiglie consumatrici sono cresciuti del 5% (6,1 a dicembre 2020), in particolare nella forma di conti correnti. Il valore complessivo a prezzi di mercato dei titoli a custodia presso le banche è aumentato del 6,8 per cento; la crescita ha riguardato le azioni e le quote di fondi comuni, riflettendo da un lato l’andamento delle quotazioni nel corso dell’anno, dall’altro la preferenza per forme di investimento diversificate. Nel primo trimestre del 2022 i depositi delle famiglie hanno continuato a crescere (4,5 per cento) mentre il valore dei titoli a custodia è rimasto stazionario.
Analizziamo in questo articolo quali sono i punti di forza di questa regione, per cercare di individuare la nicchia di riferimento su cui puntare per espandere il proprio business di consulente finanziario.
Industria
L’industria è legata principalmente all’agricoltura e all’allevamento. Le aziende di grandi dimensioni sono poche, mentre dominano le piccole e medie imprese che operano in vari settori, tra cui primeggia senz’altro quello alimentare. E infatti sono fiorenti le industrie che producono insaccati, salumi e formaggi, così come quelle che fabbricano conserve di ortaggi, di frutta e di carne.
Importante è anche l’industria meccanica: da una parte legata alla produzione di macchinari utili in agricoltura, come trattori, aratri, mietitrebbiatrici, sarchiatrici, e dall’altra alla produzione delle famose Ferrari che dal 1943 hanno la loro sede a Maranello, in provincia di Modena.
Hanno poi un peso nell’economia regionale anche le industrie estrattive (con la presenza di metano e petrolio estratti in pianura nei dintorni di Piacenza e raffinerie petrolchimiche nella zona di Ravenna) e quelle dell’abbigliamento e della ceramica (nella zona di Faenza).
Agricoltura/allevamento
L’introduzione di tecniche moderne e di mezzi meccanici all’avanguardia, l’organizzazione in cooperative agricole e il legame forte con le industrie di trasformazione, hanno fatto dell’Emilia-Romagna la principale regione “pilota” dell’agricoltura italiana, una delle più progredite, caratterizzata da una grandissima varietà di prodotti. La regione è al secondo posto in Italia per l’allevamento di suini e fornisce un sesto della produzione di latte e di bestiame macellato a livello nazionale.
Altra attività importante per l’economia della regione è la pesca: quella di mare fornisce soprattutto il cosiddetto pesce azzurro (alici, sardine, sgombri) mentre famosa è quella lagunare con l’allevamento delle anguille nelle valli di Comacchio.
Turismo e terziario
Chi non è mai stato sulla costiera romagnola? Chi non conosce le località più famose della riviera Adriatica come Rimini, Riccione, Cattolica, Cervia, Milano Marittima?70 chilometri di spiaggia, migliaia di alberghi e ristoranti, stazioni balneari, discoteche, parchi di divertimento, pub, ritrovi di ogni genere, organizzazione eccellente; tutto questo ha fatto della costa romagnola la capitale di un certo tipo di turismo: quello giovane e scatenato, notturno, che attrae turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.
Accanto a questo, si è sviluppato poi anche un tipo di turismo meno chiassoso, legato alla cultura e all’arte di città come Bologna, Modena e Ferrara, e alle stazioni termali come Salsomaggiore e Porretta Terme dove ogni anno vanno a curarsi moltissimi forestieri.
Una regione in ascesa
Detto questo, anche qua ecco alcune ipotesi di nicchia:
- Cooperative agricole
- Aziende che forniscono prodotti alimentari
- Viticoltori
- Centri di cure termali
- Aziende legate alla filiera Ferrari
- Catena di strutture ricettive e di divertimento della costiera romagnola
L’Emilia-Romagna è senz’altro una regione ricca e i suoi abitanti un target ambito per i consulenti finanziari. Dice Banca d’Italia nel suo report: “Nell’ultimo decennio il valore corrente della ricchezza netta è aumentato del 5%; la riduzione della componente reale è stata più che compensata dall’aumento di quella finanziaria. Tuttavia, la ricchezza a prezzi costanti è calata del 5,6 per cento, in misura più accentuata rispetto alla media delle regioni del Nord Est”.
Occorre quindi una profonda conoscenza, conseguenza di un attento studio del territorio e delle imprese e famiglie che vi operano. Studiarla a fondo, analizzarla, conoscerla il più possibile per poi intercettarla generando contenuti di valore che rispondano ai suoi bisogni.
* Content curator e virtual assistant per Assistant LAB – Virtual Assistant Team
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