Doppio bonus fiscale: gli Eltif diventano per tutti
17 maggio 2019
di La redazione
2 min
L’emendamento verrà discusso in Aula e prevede un doppio vantaggio fiscale. Zocchi (October Italia): “Modo efficace per veicolare risorse a favore delle pmi. Ma si può fare di più”
Quasi fatta per gli Eltif: il bonus fiscale è entrato ufficialmente nel decreto Crescita e la discussione è fissata per mercoledì 29. Il testo dell’emendamento, targato Lega, dà dunque il via a una doppio vantaggio fiscale: l’esenzione sui redditi di capitali e la deduzione del 30% della somma investita ai fini Irpef o Ires.
L’obbligo previsto è di tenere le posizioni aperte almeno 5 anni, esattamente come previsto per i Pir 2, o un’uscita anticipata se si trasferiscono le quote integralmente in un altro Eltif o fondo comune compliant. Per l’Eltif è invece previsto un patrimonio non superiore ai 200 milioni e investito almeno al 70% in piccole e medie imprese italiane. L’intenzione del deputato leghista Giulio Centemero, che ha gestito anche l’iter dei Piani individuali di risparmio, è infatti quella di dare supporto all’economia reale.
Si potrà accedere agli Eltif comprandoli direttamente oppure attraverso i fondi comuni (organismi Oicr) che a loro volta investono in quote di fondi chiusi. In questo modo gli Eltif diventano disponibili per una vasta platea di investitori, non solo istituzionali, dal momento che, sebbene in base alla legge europea abbiano una soglia di 10 mila euro, i pochi fondi sul mercato sono stati pensati con un’entrata minima di 100 mila euro.
Sergio Zocchi, ceo di October Italia
“Si tratta di veicoli di investimento che offrono agli investitori ampi profili di diversificazione e de-correlazione rispetto ai mercati finanziari – ha commentato Sergio Zocchi, ceo di October Italia, piattaforma di P2P Lending per il finanziamento alle imprese -, mentre permettono alle imprese beneficiarie l’accesso a risorse finanziarie indispensabili per il proprio sviluppo su un orizzonte temporale di medio/lungo periodo. La possibilità di investire in una gamma molto ampia di strumenti finanziari (oltre i titoli di equity e debito), insieme alla struttura chiusa del fondo, rendono gli Eltif un modo molto efficace per veicolare risorse a favore delle Pmi. Inoltre, l’estensione dell’agevolazione prevista anche ad investimenti indiretti (attraverso Fondi di Fondi di Eltif) consente di aumentare l’efficacia di questa misura, permettendo la creazione di veicoli destinati agli impieghi e la contemporanea esistenza di veicoli di raccolta, fondi tipicamente aperti anche ad investitori retail (i beneficiari dell’incentivo fiscale) e gestiti da società focalizzate sulla raccolta del risparmio”.
E per Zocchi si potrebbe essere ancora più ambiziosi “estendendo ad esempio le agevolazioni fiscali oggi disponibili per i Pir e gli Eltif anche a nuove asset class (tra cui i bond di distretto e i nuovi basket bond, il private debt, il private equity e le forme di permanent capital) sfruttando tutte le opportunità degli strumenti finanziari oggi disponibili sul mercato”.
Gli Eltif possono indirizzare risorse verso investimenti meno liquidi con soluzioni a struttura chiusa, che possono costituire fino al 10% di un portafoglio evoluto
Pir ed Eltif rappresentano “un grande passo in avanti nel veicolare il risparmio, privato e istituzionale, verso le piccole e medie imprese” afferma Sergio Zocchi, Ceo di October Italia
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio