Ecco perché lo yen beneficerà dello stallo Usa-Cina
Il taglio delle previsioni sull’inflazione ad opera della Bank of Japan per il 2019 non sembra preoccupare gli investitori che continuano a favorire la moneta nipponica rifugio
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“La settimana scorsa abbiamo assistito a un crollo dei prezzi dei metalli industriali. Il colpevole? È sempre lo stesso da un anno a questa parte: Donald Trump”. Per Nitesh Shah, director research di WisdomTree, l’inquilino della Casa Bianca “questa volta, non è riuscito a ricordare se avesse o meno in agenda un incontro col presidente Xi prima che scada la tregua del primo marzo avente per oggetto la ridefinizione al 25% delle tariffe su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi”.
“Il mercato – argomenta l’analista – teme che l’assenza di incontri sia sintomatica della mancanza di volontà statunitense di far progressi per trovare una soluzione a questa impasse commerciale. Crediamo comunque il mercato sia giunto a delle conclusioni troppo affrettate. Hanno preso il via gli incontri preliminari che hanno per oggetto la situazione commerciale, a cui prendono parte alti funzionari di ambo le parti, che si stanno sforzando per compiere progressi. Il 14 e 15 febbraio il vicepremier Liu He accoglierà invece il segretario al Tesoro Steven Mnuchin ed il rappresentante commerciale Robert Lighthizer a Pechino per i colloqui commerciali veri e propri”.
“Data la reazione del mercato a ciò che accadrebbe in caso di assenza di un accordo, crediamo che entrambi i Paesi, di fronte a un potenziale rallentamento economico, siano fortemente incentivati a uscire dagli incontri con qualcosa di positivo da dire”, conclude Shah.