Ipotesi spread a 300 punti base? “Possibile”
Lo sostengono gli strategist della sala operativa di un broker londinese. “Sono tanti i fattori che possono far salire lo spread fra BTP e Bund nonostante lo scudo protettivo della Bce”
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La strategia vincente per superare l’emergenza pandemica del Covid19 in questi primi cinque mesi del 2020?
“Sottopesare i BTP”: ce lo spiega in questa intervista Anton Nykvist, portfolio manager del Nordea 1 – Global bond fund – il miglior gestore obbligazionario globale da inizio anno.
Non tutti i gestori hanno risentito in maniera negativa della brusca discesa dei mercati di febbraio e marzo. Alcuni, al contrario, sono riusciti a riportate risultati superiori al benchmark. La crisi Covid19 ha infatti fatto emergere le abilità di catturare l’Alpha dei mercati facendo emergere il vero valore aggiunto della gestione attiva.
Ne è un esempio il fondo Nordea 1 – Global bond fund che con il +7,32% da inizio anno si è imposto come il miglior fondo della categoria Gobal Bond (fonte dati Morningstar Direct). La strategia riporta risultati positivi e sopra la media anche su orizzonti più ampi come tre e cinque anni.
Ecco le risposte alle domande di FocusRisparmio.
Nel breve periodo ci aspettiamo una ripresa dell’economia e delle Pmi. Il risk sentiment è sostenuto da condizioni monetarie favorevoli, ma molti investitori rimangono preoccupati e scettici. Nel medio periodo il rischio di nuove ondate di contagio, le preoccupazioni sulla solvibilità e l’aumento del debito smorzano i venti favorevoli provenienti dall’espansione del bilancio delle banche centrali.
La nostra strategia si concentra sui mercati core e globali del reddito fisso, i quali tipicamente offrono una diversificazione durante periodi di difficoltà. Da inizio anno il fondo ha beneficiato della nostra esposizione sovrappesata alla duration dei titoli di stato denominati in dollari statunitensi, dollari canadesi e sterline britanniche. Abbiamo beneficiato di una sottoponderazione del debito pubblico italiano a 10 anni.
A fine febbraio e inizio marzo abbiamo aumentato la duration del tasso di interesse dei fondi, in particolare in dollari statunitensi. A seguito delle turbolenze del mercato, abbiamo trovato interessanti opportunità tattiche nei segmenti dei Treasury statunitensi, dei covered bond denominati in dollari statunitensi e del debito SSA (Sovereigns, Supranationals and Agencies) denominato in dollari australiani.
Ipotizzando un ambiente con una volatilità così bassa, continueremmo a prediligere un posizionamento overweight, soprattutto nella parte più corta della curva dei rendimenti, dove il roll-down esiste ancora. Al momento, il nostro settore preferito potrebbe essere quello delle obbligazioni garantite ad alto rating all’interno di quel segmento.
La sostenibilità del debito statunitense non è una preoccupazione immediata, in quanto gli Stati Uniti godono di un grado molto elevato di autonomia monetaria. Gli Stati Uniti emettono debito nella propria valuta e il dollaro statunitense è la valuta di riserva globale. Crescenti disavanzi di lungo periodo, le scadenze del debito a breve termine comportano dei rischi se combinati con una bassa crescita.