Turchia in preda alla volatilità Economia mai così in crisi da 15 anni
L’inflazione ha raggiunto il 15,4 per cento. Ma per gli investitori rimane ancora qualche opportunità
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“Le banche turche – spiega Paul McNamara, direttore degli investimenti per le strategie Local Bond Emerging Markets di GAM Investments – hanno al momento circa 70 miliardi di dollari di prestiti da onorare entro l’anno. Mentre i tassi di interesse turchi erano su livelli a doppia cifra, anche nelle fasi più basse, le banche europee erano pronte a erogare prestiti alle banche di Ankara, soprattutto rispetto al contesto di QE. Tali somme sono state quindi erogate a favore delle aziende locali, nello specifico società immobiliari e di costruzioni piuttosto che a quelle società più export-oriented”
“Ne è risultato – prosegue l’esperto – che le società turche stanno cercando di ripagare il debito in dollari utilizzando, ad esempio, le entrate (in valuta locale) degli affitti dei centri commerciali. Ad aggravare la situazione, le importazioni turche hanno superato le esportazioni, comprese anche le entrate derivanti dal settore del turismo, e il Paese ha il livello peggiore di riserve di valuta estera tra tutti i mercati principali”.
Per questo, continua McNamara, “non nutriamo fiducia nei confronti del Paese e la principale sorpresa per noi è che tutto ciò non sia successo prima”. A ciò si aggiunge la difficile questione politica che, come sottolinea l’analista, è “diventata sempre più instabile, spingendo le fasce più abbienti della popolazione a portare i propri capitali al di là dei confini nazionali, elemento la cui importanza è stata sottostimata. I timori della Bce rispetto all’esposizione alle banche europee nei confronti di Ankara ha ulteriormente zavorrato la traiettoria discendente della lira”
Secondo McNamara, i rischi di contagio sono però sovrastimati perché “nessun altro tra i mercati Emergenti presenta la stessa combinazione di eccesso di debito nel settore privato, disavanzo delle partite correnti e riserve di valuta estera insufficienti”.