Nei primi 6 mesi la raccolta supera i 51 miliardi: è il miglior dato da 4 anni
Le scelte degli investitori premiano diversificazione e prudenza: azionari internazionali, tematici e bilanciati guidano la raccolta da inizio anno. Si risvegliano i Pir
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Semestre d’oro per le Reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, che chiudono il bilancio della prima metà del 2021 con una raccolta netta pari a 28,8 miliardi di euro, in crescita del 28,3% rispetto allo stesso periodo 2020, grazie soprattutto alla fortissima accelerazione del risparmio gestito.
Secondo i dati Assoreti, infatti, nel periodo gennaio-giugno i volumi di attività sono aumentati del 28,3% rispetto ai risultati dei primi sei mesi dello scorso anno e, appunto, le dinamiche di crescita si focalizzano in particolare sul comparto del risparmio gestito, con investimenti netti complessivi più che raddoppiati (+136,6%) per un totale di 21 miliardi di euro.
Il 72,9% dei flussi di raccolta si concentra, quindi, sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi e previdenziali, mentre il risultato di raccolta realizzato sulla componente amministrata del portafoglio si attesta a 7,8 miliardi di euro, con una contrazione del 42,5% sul 2020.
Dai numeri emerge che oltre la metà dei volumi totali di raccolta è stata realizzata nel periodo aprile-giugno (15,8 miliardi di euro) con la conferma della maggiore predisposizione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (10,7 miliardi).
L’attività di raccolta delle Reti e l’andamento dei mercati finanziari hanno quindi spinto la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle Reti ad un nuovo massimo storico: a fine giugno gli asset valgono quasi 745 miliardi di euro. L’incremento su base annua più consistente per la componente finanziaria/assicurativa/previdenziale, mentre l’incidenza della liquidità in portafoglio torna ai livelli pre-pandemia.
In crescita anche il numero di coloro che affidano i propri risparmi ai consulenti finanziari abilitati all’offerta, ora pari a quasi 4,8 milioni: nei primi sei mesi dell’anno sono circa 157 mila i nuovi clienti delle reti. “La propensione all’investimento continua a crescere e con essa il numero di famiglie italiane che si affidano alla consulenza finanziaria – commenta Paolo Molesini, presidente di Assoreti -. Il lavoro svolto dalle Reti associate nella prima parte dell’anno si traduce in un bilancio più che positivo, trainato dalla capacità dei consulenti finanziari di modificare l’asset allocation strategica degli italiani verso la componente gestita e garantire così una riduzione progressiva dell’accumulo di liquidità inattiva”.
Nel dettaglio, le dinamiche di crescita dei flussi di raccolta sul comparto del risparmio gestito coinvolgono tutte le macro famiglie di prodotto. Le sottoscrizioni nette in organismi di investimento collettivo del risparmio raggiungono livelli più che triplicati, registrando un aumento del 226,2%rispetto allo scorso anno, e pari a 8,3 miliardi di euro. Il 55% della raccolta in fondi è realizzata nel secondo trimestre e si concentra sui prodotti domiciliati all’estero.
Per le gestioni individuali il bilancio semestrale è positivo per 3,8 miliardi di euro, con un aumento del 111% riconducibile esclusivamente alle Gpf; meno incisivo il contributo del secondo trimestre (il 45,2% della raccolta semestrale). Pressoché raddoppiate (+96,6%) le risorse nette destinate al comparto assicurativo/previdenziale; queste ammontano a 8,9 miliardi di euro e confluiscono principalmente sui prodotti a maggiore contenuto finanziario.
Per quanto riguarda invece il risparmio amministrato, la contrazione dei volumi di raccolta coinvolge sia la componente strettamente finanziaria sia la liquidità. Nei primi sei mesi la raccolta in titoli è pari a 2,9 miliardi di euro (-59,8%) ed è attribuibile all’attività realizzata nel secondo trimestre (3,1 miliardi) che compensa ampiamente il deflusso osservato nei primi tre mesi dell’anno. Il flusso netto di liquidità si attesta a 4,9 miliardi con una flessione del 22,8% rispetto al 2020. Tra aprile e giugno il risparmio confluito su conti correnti e depositi è pari a 1,9 miliardi di euro.
“La professionalità del servizio svolto dalle Reti – aggiunge Molesini – continua ad alimentare la domanda di consulenza finanziaria da parte degli italiani, che hanno visto realizzarsi rendimenti consistenti e sostenibili, dimostrando un sempre maggiore apprezzamento del servizio delle Associate e un conseguente aumento della raccolta di nuovi flussi di liquidità pronti ad essere convertiti in investimenti a beneficio del sistema Paese”.
Infine, quanto ai player, “vincitore” indiscusso del semestre è il gruppo Fideuram, con una raccolta di oltre 7,7 milioni, di cui 5,3 nel gestito, seguito da Finecobank con 5,5 milioni di cui 3,9 nel gestito. Chiude il podio Mediolanum con 3,9 milioni complessivi e 2,8 milioni nel gestito. Fuori dal podio, Banca Generali (3,8 e 2 milioni), il Gruppo Allianz Bank (2,8 e 2,5) e Azimut (1,4 e 1,3).
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