Fondi, un anno all’insegna della sostenibilità
Nel 2020 le strategie vincenti sono quelle che investono nel settore delle energie alternative e della transizione energetica. L’analisi dell’ufficio studi Fida
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Incanalare l’eccesso di risparmio verso gli investimenti sostenibili. Per Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, non esiste ricetta anti Covid migliore per tornare a crescere, e lo ha sottolineato nel suo intervento al 50esimo anniversario dell’Aiaf, nel corso del quale è tornato a sostenere anche l’importanza di un prolungato sostegno fiscale e monetario e di un uso intelligente del Recovery Fund.
“L’uscita dalla crisi richiederà un sostegno prolungato da parte delle politiche economiche, sia monetarie sia fiscali, e un forte incremento degli investimenti produttivi”, ha detto l’economista italiano, evidenziando appunto come “lo shock” causato dal Covid abbia compresso la capacità di spesa di famiglie e imprese e generato incertezze diffuse, accentuando le tendenze dei Paesi più sviluppati di “un’abbondante disponibilità di risparmio e da un insoddisfacente volume di investimenti”.
Ed è in questo ambito che, secondo Panetta, i progetti d’investimento sostenibili “possono svolgere un ruolo cruciale, contribuendo a riassorbire l’eccesso di risparmio e a innalzare il potenziale produttivo, disegnando al tempo stesso un percorso di crescita in grado di ridurre le vulnerabilità sociali e di contrastare i rischi climatici”.
Dal canto suo, la Bce può contribuire alle politiche ambientali nell’attuazione della politica monetaria, il cosiddetto framework operativo. Passi in questa direzione, ha sottolineato Panetta, sono stati già compiuti, ad esempio attraverso l’inclusione di strumenti di finanza sostenibile, i sustainability-linked bonds, tra le garanzie utilizzabili nelle operazioni di rifinanziamento. Inoltre la banca centrale sta “definendo, anche mediante specifiche analisi di stress, modelli di valutazione dei rischi sistemici indotti dai cambiamenti climatici”.
La vigilanza bancaria di Francoforte, poi, ha di recente reso note le proprie aspettative sulle modalità con cui le banche devono gestire i rischi climatici e ambientali presenti nei loro bilanci e, secondo il membro del board della banca, “in prospettiva, ciò potrà influenzare la posizione patrimoniale delle banche e l’informativa al pubblico, aumentando la consapevolezza di intermediari e investitori su tali rischi”, ha assicurato.
Ma su questo punto Panetta ha anche rivolto una raccomandazione. “Per stimolare l’apporto della finanza sostenibile, è essenziale che gli strumenti finanziari offerti ai risparmiatori siano affidabili e facilmente comprensibili. Occorrono informazioni esaustive sull’effettiva rispondenza degli investimenti a criteri di sostenibilità”, ha infatti avvertito, aggiungendo che altrettanto necessario è “che i prestatori di fondi siano in grado di vagliare i progetti d’investimento e di valutarne la coerenza con i loro obiettivi sia finanziari sia non pecuniari”.
“I dati oggi disponibili sono scarsi e di qualità insoddisfacente – ha fatto notare -: ad esempio, i rating Esg relativi alle singole aziende elaborati da diversi analisti fanno riferimento a metodologie disomogenee e risultano tra loro poco correlati. Anche in questo caso sono auspicabili interventi di carattere normativo”.
Più in generale, per l’economista italiano la pandemia ha ormai reso evidente l’urgenza di affrontare i problemi in grado di condizionare il benessere dell’umanità. “L’attività economica è al tempo stesso causa e vittima dei cambiamenti climatici”, ha affermato, evidenziando come “lo shock provocato dal Covid-19 ha fatto riemergere, accentuandole, fragilità economiche, sociali e ambientali a livello globale, acuendo i rischi di un incremento delle iniquità e dei divari tra ricchi e poveri”.
Infine, un forte appello alla politica. “I Piani di ripresa e resilienza che i paesi europei sono chiamati a predisporre per accedere alle risorse del programma Next Generation Eu offrono un’occasione unica per rilanciare la crescita, orientandola verso percorsi sostenibili”, ha concluso Panetta. E queste risorse se utilizzate in modo “accorto, per innalzare la dotazione di capitale umano, per investire in tecnologia, per la salvaguardia dell’ambiente” possono aiutarci a “trasformare una crisi con risvolti drammatici in un’occasione di crescita e di progresso. Dobbiamo cogliere questa opportunità con tempestività, ambizione e lungimiranza”.
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