Eurozona, nuovo record per il risparmio delle famiglie
Giù gli investimenti. Sale il risparmio anche in Italia, dove crollano consumi, reddito e potere d’acquisto. Istat: vola il deficit/Pil, su la pressione fiscale. Pil rivisto a -13%
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La pandemia ha reso ancora più ricchi i miliardari del pianeta. Il patrimonio dei paperoni ha infatti toccato a fine luglio 2020 la cifra record di 10.200 miliardi di dollari (circa 8.677 miliardi di euro), ben oltre il precedente massimo del 2017 di 8.900 miliardi di dollari (circa 7.572 miliardi di euro). Lo certifica il “Billionaires Insights 2020” redatto da PwC e Ubs, secondo cui è anche aumentato il numero di coloro che hanno a disposizione almeno un miliardo di dollari, passando dai 2.158 dai due anni fa a quota 2.189.
Merito, a quanto pare, proprio delle oscillazioni dei mercati dovute all’epidemia planetaria, che hanno permesso ai miliardari di approfittare della ripresa post-crollo: solo tra aprile e luglio, al culmine dell’emergenza, le loro ricchezze hanno registrato un aumento del 27,5%. L’arma vincente dei paperoni è stata infatti una maggiore propensione al rischio che li ha portati ad acquistare azioni mentre i mercati mondiali affondavano e a rivenderle al rialzo compensando rapidamente le perdite. “Hanno fatto buoni affari durante la crisi causata dal Covid-19 perché non solo hanno cavalcato la tempesta al ribasso, ma hanno anche guadagnato con il rimbalzo dei mercati azionari”, ha spiegato il capo dell’unità Global Family Office di Ubs Global Wealth Management, Josef Stadler, tra i firmatari del rapporto che non a caso si intitola “Riding the storm”.
Particolarmente lungimiranti sono stati coloro che hanno investito nel settore industriale, in quello tecnologico e in quello sanitario, le cui ricchezze sono aumentate rispettivamente del 44,4%, del 41,1% e del 36,3%. Da sottolineare anche che il 48,8% dei super ricchi ha investito nell’immobiliare, settore che ha fruttato loro tra marzo e luglio 2020 il 12,9%.
Stando all’indagine, che ha preso in esame i 43 maggiori mercati mondiali che da soli ospitano circa il 98% delle super ricchezze totali, il numero più elevato di miliardari risiede negli Stati Uniti, cui seguono Cina e Germania. Quanto all’Italia, i super ricchi sono aumentati a 40, dai 36 dell’anno scorso, di cui il 67% sono uomini e il restante 33% donne. Nonostante questo aumento, però, da cinque anni il tasso di crescita dei super ricchi tricolori risulta negativo (nel 2015 erano 43). A fine luglio i miliardari ‘self made’ rappresentavano il 49% del totale.
La ricchezza complessiva è calata del 12% nel 2019, a 125,6 miliardi di dollari americani, ma nei mesi tra aprile e luglio è tornata ad aumentare del 31%, a 165 miliardi di dollari. Tra il 2019 e il 2020 le imprese tricolori miliardarie in crescita sono state quelle operanti nei settori consumer&retail, industrial e financial services.
Di pari passo con i patrimoni, aumenta anche la filantropia, con il livello delle donazioni che ha toccato quest’anno il livello più alto nella storia. In piena pandemia, tra marzo e giugno, 209 Paperoni hanno infatti pubblicamente donato 7,2 miliardi di dollari per contrastare gli effetti del contagio. I più generosi sono stati gli americani, con 98 persone e 4.578,6 miliardi di dollari, seguiti da 12 super ricchi cinesi, che hanno elargito 678,8 miliardi di dollari. Da sottolineare comunque che tali cifre risultano per definizione parziali, data la tendenza alla discrezione in questo tipo di attività.
Secondo Ubs e PwC, un quinto dei miliardari è disposto a donare di più per cause filantropiche, anche se non è detto che si tratti di un trend duraturo visto che oltre la metà degli intervistati ha altri obiettivi primari per il futuro, come il cambiamento della strategia di affari e l’accelerazione dei piani di successione.
Altra tendenza interessante che emerge dall’indagine Ubs-PwC, è la progressiva polarizzazione delle ricchezze, con i settori più innovativi a guidare la classifica. Durante il 2018, il 2019 e i primi sette mesi di quest’anno, gli imprenditori nei settori tecnologico, sanitario e industriale si sono trovati avvantaggiati. E la pandemia non ha fatto altro che accelerare il trend: sono questi infatti gli ambiti in cui si ottengono i maggiori rendimenti. Scienziati, programmatori e ingegneri stanno rivoluzionando l’industria e guidando il cambiamento e sono loro a diventare i nuovi miliardari.
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