Europa a rischio: ecco quanto peserà lo shock cinese
Capital Group fa una stima del potenziale impatto del coronavirus sulle già fragili economie Ue. E lancia l’allarme recessione. Soprattutto per l’Italia
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Che Christine Lagarde non fosse Mario Draghi si sapeva, ma le parole pronunciate ieri dalla neo presidentessa della Banca centrale europea durante la conferenza stampa successiva al meeting di politica monetaria sono state più che infelici, tanto da scatenare il panico sui mercati (ce ne fosse stato bisogno), portare alle stelle la tensione sulla tratta Roma-Francoforte-Bruxelles e “costringere” l’Eurotower a una precisazione mattutina a favore dell’Italia.
L’Eurotower, il cui piano anti-coronavirus ha deluso i mercati, ha infatti fatto sapere, in relazione all’aumento di 120 miliardi del programma di acquisti di titoli per il 2020, che intende assicurare una “presenza robusta” sul mercato obbligazionario. E che in risposta a situazioni di fuga dal rischio o shock di liquidità, “potranno esserci fluttuazioni temporanee nei flussi di acquisti, sia in termini di classi di asset che di Paesi”. Ad annunciarlo, sul blog della banca centrale, Philip Lane, membro del board di Francoforte, aprendo così ad acquisti più ‘mirati’ verso specifici bond o verso specifici Paesi nel caso di necessità e provando a chiudere le polemiche seguite al meeting di ieri.
Ieri infatti, nel giorno più atteso da quando è alla guida della Bce, rispondendo a una domanda a proposito dell’Italia, la Lagarde non ha utilizzato eufemismi, mettendo a segno una gaffe senza precedenti: “Non siamo qui per ridurre gli spread, non è compito nostro”. Che si arrangi, insomma. “Avevo detto che speravo di non dover mai fare un ‘whatever it takes’” e “non intendo passare alla storia per un ‘whatever it takes due’”, ha aggiunto con transalpina glacialità.
E le conseguenze della prima prova difficile dell’avvocatessa francese sono state disastrose. Nonostante la precisazione successiva con cui ha provato a raddrizzare il tiro, ormai il danno sul piano comunicativo e psicologico era fatto: Piazza Affari ha così lasciato sul terreno il 16,92%, archiviando la peggiore seduta della sua storia, Londra il 9,81%, Francoforte il 12,21% e Parigi il 12,28%.
Chiusi i microfoni a Francoforte, si è aperta a Roma la girandola di dichiarazioni indignate della politica. Finché al termine di una giornata destinata a rimanere storica è arrivata, inaspettata per la sua irritualità, la nota – durissima – del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”, ha scritto il capo dello Stato. Mai era stato tanto lapidario nei confronti della Ue.
Il ruolo del poliziotto buono (o di pompiere) è toccato al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenuto in serata a gettare acqua sul fuoco, in un gioco delle parti invertito che davvero non si era mai visto. “In riferimento alle odierne turbolenze di mercato, ho accolto con favore l’opportuna precisazione della presidente della Bce, Christine Lagarde, che, chiarendo il contenuto delle sue dichiarazioni, ha sottolineato che non consentirà che lo shock derivante dalla diffusione del Covid-19 possa provocare una frammentazione del sistema finanziario dell’area euro. Sono certo che, come ha detto la presidente Lagarde, a tal fine la Bce utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione”, ha scritto Gualtieri in una nota di pace. “Il pacchetto di oggi sostiene l’economia europea, fornendo un sostegno finanziario alle aziende, e rafforza il presidio della Bce sui mercati dei titoli”, ha concluso il ministro. Poi, stamattina, il post di Lane.