La fotografia dei family office italiani
Sono 178 le società che gestiscono i patrimoni familiari, quasi tutte giovani e digitalizzate. Piace il private equity, anche via fondi (61,5%). Ecco chi sono e come investono
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Numeri così vorrebbe averli qualsiasi azienda. La grande industria del private banking italiano diventa sempre più grande e ogni anno aggiorna al rialzo il suo bilancio, forte di clienti, masse e professionisti in costante aumento. A fine 2020, secondo quanto certifica la consueta indagine annuale di Magstat, si contavano infatti 287 operatori e 18.016 private banker per un totale di 1,68 milioni di clienti. Il tutto per 1.100 miliardi di patrimonio in gestione, con un mercato potenziale che, sempre stando alla società di ricerca, tocca quota 1.200 miliardi.
Confermata anche quest’anno la forte concentrazione del mercato tricolore, con i primi tre grandi gruppi in classifica a fare la parte del leone: il 34% delle risorse è in mano a Fideuram Ispb, UniCredit e Banca Generali. Fuori dal podio, Ubi Banca e Bnp Paribas: con loro la top five chiude al 41% delle risorse totali. A completare la classifica dei primi dieci gruppi, che pesa per oltre il 56%, FinecoBank, Credem, Deutsche Bank, Banco Bpm e Ubs.
Entrando nel dettaglio dell’indagine, colpisce soprattutto il grande dinamismo dei family office: 163 a dicembre scorso, venti in più rispetto al 2019, con masse in consulenza per 86,4 miliardi. A questi fanno capo 736 family officer che si occupano di oltre 27.737 clienti e soprattuto di un portafoglio in media decisamente più ricco di quello in gestione a un private banker. Se infatti, i family office rappresentano appena l’8% della torta del private banking, secondo Magstat un professionista gestisce in media 117 milioni, più del doppio dei 56 milioni di un collega ‘bancario’.
A livello geografico è il Nord la culla del settore: qui si trova infatti la maggior parte dei 243 uffici dedicati. Milano la fa da padrona con 96 strutture, seguita da Tornino con 19. Per trovare Roma bisogna scorrere la classifica e leggere prima il nome di Vicenza.
Gli analisti Magstat, sottolineano poi che ci sono due tipologie di family office. I Single family office che si occupano esclusivamente del patrimonio della famiglia proprietaria e che sono in tutto 48, e i multi family office, che amministrano invece invece più patrimoni.
Questi a loro volta possono essere distinti tra quelli che si occupano solo dei soldi delle famiglie azioniste e quelli che invece seguono anche altre famiglie. In genere sono l’evoluzione di una struttura “single” oppure di fatto divisioni a sé stanti all’interno dei servizi di private banking. Spesso però i multi family office italiani sono nati da professionisti del settore finanziario, legale oppure commercialisti che hanno deciso di fornire servizi personalizzati a pochi clienti molto ricchi.
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