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Secondo un’indagine condotta da BlackRock (Global Investor Pulse), il 47% degli investitori tricolori vorrebbe una gamma più ristretta di prodotti. Tutti i dettagli
Investitori italiani in cerca di una guida. È questo in estrema sintesi il risultato del sesto “Global Investor Pulse” di BlackRock, sondaggio internazionale che analizza il sentiment di oltre 27.000 investitori in 13 Paesi rispetto allo stato di salute e benessere finanziario e all’impatto di tali aspetti in un’ottica di investimento di medio-lungo termine.
Dai risultati si evince che solo il 48% degli italiani si esprime positivamente rispetto al benessere generale, registrando il dato più basso in Europa, rispetto a una media globale del 61%. Per il 54%, inoltre, i principali fattori di stress risultano soldi e lavoro. Tra l’altro, per il 60% degli italiani la salute finanziaria ha un impatto diretto sul proprio benessere ma è un tema meramente connesso al presente e non di organizzazione e pianificazione futura che per il 69% consiste nel vivere senza contare dello stipendio e per il 65% nell’essere preparato in caso di imprevisto.
Ma come investono gli italiani? Posto che il 78% è risparmiatore più che investitore (9 punti sopra la media globale), il 75% blocca in depositi bancari e risparmi il proprio patrimonio e solo il 47% investe. Gli investimenti sono poi frammentati tra azioni per il 24%, real estate per il 21%, obbligazioni per il 18% e fondi monetari per il 12%.
E qui entra in gioco la consulenza finanziaria. Per il 46% le più importanti fonti di preoccupazioni sono dettate ancora da alcuni fattori macroeconomici, quali il costo della vita e la situazione economica del Paese. Di conseguenza, le paure di non avere sufficiente denaro (55%), di non avere una adeguata conoscenza finanziaria (33%) o di perdere tutto (26%) diventano i motivi che trattengono maggiormente gli italiani dall’investire.
In questa situazione, si registra che il 44% vorrebbe avere un maggiore controllo sulle proprie finanze e, data la specifica evidenza, per il 43% la figura del consulente finanziario viene percepita come guida in grado di indirizzare e aiutare gli investitori e da cui imparare.In Italia l’uso dei consulenti finanziari rimane negli anni fermo nell’intorno del 27-28%, offrendo pertanto spazio ad un’ulteriore possibilità di crescita. Infine, gli italiani chiedono ai loro consulenti di avere un confronto sulla propensione al rischio (55%) e sugli obiettivi finanziari (53%) per muovere i primi passi verso l’investimento con maggiore serenità, benessere e controllo.
Per concludere 8 italiani su 10 vorrebbero un maggiore senso del controllo dei propri investimenti (81%), una gamma più ristretta di prodotti tra cui scegliere e la remunerazione del consulente in base alle performance (77%), oltre a un nuovo approccio per investire (72%). Da questo punto di vista il 34% degli italiani vorrebbe ricevere dalla tecnologia un valido strumento per rilevare le diverse possibilità di investimento e il 32% per costruire un portafoglio su misura.