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Fickus (Comgest): “In molti settori come la sanità, le assicurazioni, il software e internet vediamo delle società molto interessanti nelle quali conviene investire a lungo termine”
“Dopo la lunga espansione economica della Cina, per la prima volta si stanno moltiplicando le voci che richiedono condizioni concorrenziali più eque nonché una miglior protezione della proprietà intellettuale. Gli Stati Uniti si rendono conto che la loro egemonia ultracentenaria è messa in pericolo dalla Cina e fomentano una guerra commerciale la cui portata non è ancora chiara. La flessione del mercato azionario cinese sta a indicare che il socialismo dal volto cinese è ormai un modello obsoleto? Dov’è che si aprono delle opportunità di stock picking per gli investitori internazionali?” Sono le due domande da cui parte l’analisi di Wolfgang Fickus, comitato investimenti di Comgest, sulle prospettive relative al mercato azionario cinese nel 2019.
“Mentre si guarda alla Cina con crescente scetticismo e i rapporti si inaspriscono – argomenta l’economista – il partito comunista continua a riformare il Paese. Tra le iniziative figurano le ampie misure per controllare e arginare il settore dello shadow banking e l’accumulo del debito, che pur indebolendo la crescita economica, sono positive in termini di sostenibilità”.
Inoltre “l’apertura del mercato dei capitali prosegue, e di conseguenza nell’anno del maiale il peso delle azioni di classe A nell’indice MSCI dovrebbe quadruplicarsi. Siamo presenti in questo mercato già dal 2012, tuttavia giudichiamo positivamente il forte miglioramento delle condizioni quadro per la negoziazione dei titoli avvenuto a seguito dell’introduzione nel 2014 del programma Stock Connect”.
L’esperto mette in evidenza come sia “in pieno svolgimento il passaggio da una crescita basata sul credito e sulle infrastrutture a una crescita basata sulle innovazioni e sui consumi. L’ampliamento delle attività di ricerca e sviluppo procede, il terziario, i redditi reali e quindi anche il ceto medio sono in continua espansione. Dopo l’euforia del 2017, la battuta d’arresto dei mercati nel 2018 ha fatto sì che le quotazioni siano tornate a essere interessanti”.
“In molti settori come la sanità, le assicurazioni, il software e internet vediamo delle società molto interessanti nelle quali conviene investire a lungo termine”, conclude Fickus.