18 gennaio 2024
Azionario
Cina, per i gestori è ora di essere contrarian
Pil deludente, consumi deboli, real estate in crisi e demografia spaventano i mercati. Ma, per i gestori, occorre “essere avidi quando gli altri hanno paura”. Ecco perché
Pil deludente, consumi deboli, real estate in crisi e demografia spaventano i mercati. Ma, per i gestori, occorre “essere avidi quando gli altri hanno paura”. Ecco perché
Fitch ritocca al rialzo le stime di crescita di Pechino: +5% nel 2023. Più caute Ubs, Nomura e Moody’s. E gli asset manager vedono opportunità sia nell’azionario che nel reddito fisso
Real estate, tech, politica. La view di Brendan Ahern, CIO di KraneShares, boutique di investimenti specializzata in ETF e focalizzata interamente sul mercato cinese. “Guardare alla Cina con le categorie interpretative canoniche spinge gli investitori a concentrarsi sul breve termine senza possibilità di cogliere il quadro globale”, afferma