La crisi da Covid-19 impone nuove sfide al settore della consulenza finanziaria. Formazione a distanza, e-learning, smart-advisory: ecco le soluzioni proposte dalle associazioni di categoria interpellate da FR
Antonella Massari, segretario generale di Aipb, l’associazione italiane del private banking
In tempi di coronavirus molti eventi, fiere e congressi stanno subendo modifiche, spostamenti o cancellazioni. L’industria del risparmio gestito non fa eccezione, con le manifestazioni più importanti dedicate ai consulenti finanziari programmate in primavera che hanno dovuto adeguarsi al nuovo scenario.
Molti organizzatori di eventi hanno optato per soluzioni smart, video conferenze o podcast, tutte iniziative volte a non disperdere il patrimonio organizzativo e informativo che ogni evento ha per il proprio settore di riferimento. Tutto bene quando si tratta di eventi promozionali o di carattere informativo, ma cosa accade quando in ballo c’è la formazione dei consulenti finanziari, il rilascio di certificazioni o le possibilità di aggiornamento professionale?
“Quando l’attuale fase di emergenza sarà superata, ci troveremo di fronte ad uno scenario governato da equilibri nuovi. Il ruolo della formazione sarà fondamentale per affrontarli efficacemente, integrando sempre più gli strumenti tradizionali con quelli digitali, e sviluppando contenuti rinnovati sia in tema di gestione dei rischi di mercato e di portafoglio sia di allocazione ottimale di tutto il patrimonio non solo quello finanziario”, spiega a FocusRisparmio Antonella Massari, segretario generale di Aipb, l’associazione italiane del private banking.
La consulenza diventa smart
Marco Deroma, presidente Efpa Italia
Oltre al Salone del Risparmio – evento di riferimento dell’industria organizzato da Assogestioni -, nell’agenda primaverile del settore c’è anche Efpa Italia Meeting, organizzato dal 28 al 29 maggio dalla branch italiana dell’ente europeo per le certificazioni dei consulenti finanziari.
“Nelle prossime settimane il Cda prenderà la sua decisione sul da farsi, considerando tutti i possibili scenari”, spiega a FocusRisparmio Marco Deroma, presidente Efpa Italia. “monitorando da vicino gli eventi che sfortunatamente vedono l’Italia protagonista tra i focolai di diffusione del coronavirus. Tutti gli eventi in programma nei prossimi mesi sono stati rinviati o annullati ed è normale che lo svolgimento del meeting alla fine di maggio sia messo in discussione”, aggiunge Deroma.
Al di là della presenza fisica dell’evento, quello che preoccupa maggiormente i consulenti finanziari in questo momento è cosa ne sarà delle certificazioni in questo momento se – per esempio – gli eventi formativi previsti nella due giorni dovessero essere annullati?
Deroma rassicura: “Le procedure di certificazione non sono collegate al meeting annuale della Fondazione, quindi la decisione del Cda in merito all’evento non avrà riflessi sulle sessioni d’esame o sui contenuti. Questo anche e soprattutto in virtù dell’indipendenza di Efpa dall’ambito formativo”.
Tuttavia, però, le cause che potrebbero portare a rinviare l’evento, e le misure cautelative messe in atto dal governo per prevenire una diffusione ancora più aggressiva del virus, stanno avendo e avranno delle conseguenze sul programma di sessioni d’esame inizialmente stabilito.
Per questo motivo il dirigente assicura che Efpa sta riprogrammando le sessioni d’esame, “accorpandole o posticipandole, nella speranza che tutti noi potremmo uscire presto vincitori dalle difficoltà che stiamo vivendo. Al di là della partecipazione agli eventi del settore, sono già in essere varie modalità per il conseguimento dei crediti. Tra queste rientra la frequentazione di corsi o seminari tramite piattaforme online e di e-learning. In questo senso, quanto sta accadendo può essere vista come un’opportunità di sviluppo di sistemi di apprendimento che esulino dalla presenza fisica in aula e che quindi siano più confacenti ai professionisti, a vantaggio loro e, naturalmente, dei risparmiatori”.
D’altronde, in uno scenario con evidenti complessità crescenti, “sarà anche più chiaro il ruolo di una consulenza professionale che unisca razionalità ed empatia nell’accompagnare le decisioni della clientela”, sottolinea Massari.
In questo quadro, Efpa Italia ha allineato i propri requisiti di mantenimento delle certificazioni a quanto stabilito da Consob, portando dunque il monte ore a 30 per tutti i livelli di certificazione. “Il completamento del programma di aggiornamento, finalizzato al mantenimento stesso dell’abilitazione ad esercitare la professione, è un obbligo di legge”, chiosa Deroma, e “le autorità per ora non hanno dato comunicazione circa un cambiamento da considerarsi straordinario in risposta alla situazione corrente”.
Gli organi dell’associazione soggetti a scadenza – compreso il presidente uscente Maurizio Bufi – rimarranno in carica fino al congresso nazionale che si svolgerà tra fine giugno e inizio luglio
È la stima fatta da Mediobanca Securities per le quattro realtà quotate a Piazza Affari. I flussi relativi ai prodotti del risparmio gestito dovrebbero mantenersi positivi a fine anno
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