“I Kid Priips? Così non vanno”. Efama chiede proroga esenzione per i fondi Ucits
L'associazione dei gestori europei ritiene che la revisione sia inevitabile e da avviare "con urgenza" per tutelare gli interessi degli investitori retail
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Dodici mesi in più per l’entrata in vigore del Priips. Il Parlamento europeo ha accolto la richiesta di Assogestioni dando l’ok all’estensione della proroga dell’entrata in vigore del regolamento fino a fine 2022. Ci sarà dunque più tempo per produrre il documento di informazioni chiave Priips (Kid) per quelle entità che già producono un documento di informazioni chiave per gli investitori Ucits (Kiid).
Da Bruxelles è arrivato poi anche il via libera a un’altra risoluzione immediata che riguarda la possibilità di predisporre dal 1° gennaio 2023 solo il Priips (Kid) e non anche lo Ucits (Kiid).
Vista la proposta di modifica sul contenuto del Priips Kid, formalmente presentata dalla Commissione europea lo scorso settembre, Assogestioni aveva richiesto fin da subito una proroga del periodo transitorio di almeno dodici mesi, così come la necessità di evitare che, al termine del regime transitorio, fossero da consegnare agli investitori due diversi documenti informativi precontrattuali.
“Si accolgono positivamente le risoluzioni approvate che agevoleranno le società di gestione e tutti gli attori coinvolti verso la transizione dallo Ucits Kiid al Priips Kid. Il Priips Kid è infatti destinato a sostituire lo Ucits Kiid dal 1° gennaio 2023”, commentano dall’associazione.
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