“I Kid Priips? Così non vanno”. Efama chiede proroga esenzione per i fondi Ucits
L'associazione dei gestori europei ritiene che la revisione sia inevitabile e da avviare "con urgenza" per tutelare gli interessi degli investitori retail
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I lavori a livello europeo sul Regolamento PRIIPs (Regolamento (UE) n.1286/2014 del 26 novembre 2014) in materia di informazione chiave (KID) da fornire agli investitori al dettaglio sulle caratteristiche e i rischi di un ampio universo di prodotti finanziari non si fermano e non mancano di incontrare sulla propria strada nodi da sciogliere. Fra i più intricati, quelli relativi ad alcune questioni di merito e alle tempistiche di applicazione.
Si avvicina infatti la data del 31 dicembre 2021, giorno in cui, secondo le disposizioni attualmente in vigore, termina il periodo transitorio di esenzione dalla disciplina PRIIPs deciso dal regolatore europeo per gli OICR che già producono il documento contenente le informazioni chiave (KIID) ai sensi della direttiva UCITS (direttiva 2009/65/UE), ossia lo UCITS KIID. Al vaglio del regolatore, un tema di certo non nuovo: l’uniformità della documentazione che oggi viene indirizzata con documenti contenenti informazioni chiave differenti a seconda che si tratti di un fondo OICVM (UCITS) o di un altro prodotto finanziario il cui pay-off è legato all’andamento di assets sottostanti o di valori di riferimento.
Le richieste dall’industria
Lo scorso 3 febbraio le Autorità di vigilanza europee (EIOPA, ESMA e EBA) hanno sottoposto alla Commissione europea una proposta di modifica del regolamento delegato PRIIPs (Regolamento (UE) 2017/653) al fine di incorporare le disposizioni sullo UCITS KIID nel quadro del PRIIPs..
Assogstioni conferma di seguire attivamente l’evoluzione nelle sedi nazionali ed europee competenti, attraverso una serie di richieste. Tra queste, la proroga di un anno del termine di esenzione (fino al 31 dicembre 2022) per consentire un’ordinata transizione al nuovo regime, nonché la modifica della direttiva UCITS al fine di evitare la coesistenza dello UCITS KIID e del PRIIPs KID e la predisposizione dello UCITS KIID solo per gli investitori professionali. Contemporaneamente, comunicano da Assogestioni, “è stato chiesto di valutare la concessione di un adeguato termine anche per la predisposizione e l’aggiornamento alla nuova disciplina da parte dei soggetti che già predispongono il KID.
“L’esito dei lavori a livello comunitario non è ancora certo, tuttavia l’ipotesi al momento più probabile è che la Commissione europea proponga l’adozione di un pacchetto di misure volto ad affrontare le tematiche sollevate, inclusivo di una proposta di estensione del periodo di esenzione di sei mesi, e quindi fino al 30 giugno 2022”, commenta Deborah Anzaldi, Direttore Investimenti e Mercati dell’Associazione.
Una prospettiva confermata dal recente intervento (22 aprile 2021) di Mairead McGuinness, Commissario europeo per i Servizi finanziari alla Better Finance Conference. “Sappiamo che l’adozione delle norme tecniche e l’esame politico di queste nuove regole da parte del Parlamento europeo e del Consiglio richiederanno del tempo. Questo lascerebbe un breve periodo per l’attuazione di queste nuove regole, inizialmente previsto nel gennaio 2022, da parte degli ideatori di prodotti e dei consulenti. Ecco perché stiamo valutando i meriti di una breve estensione dai PRIIP dell’attuale esenzione temporanea per i fondi d’investimento al dettaglio. Dovremmo proporre di dare ai fornitori di fondi UCITS sei mesi in più per preparare il passaggio al KID dei PRIIPs”, ha affermato McGuinness.
“L’ipotesi di proroga di ulteriori sei mesi è un passo sicuramente molto positivo e apprezzato, ma restiamo convinti della necessità di un periodo transitorio più lungo per consentire un’ordinata implementazione operativa del nuovo KID nell’interesse di tutti gli attori coinvolti”, sottolinea Deborah Anzaldi. “Diversi sono i passi necessari da compiere che dovranno essere affiancati all’attività ‘ordinaria’ e vedranno impegnate non solo le SGR, ma diversi attori lungo la catena del valore una volta che la nuova disciplina verrà pubblicata ed entrerà in vigore”, aggiunge.
Il 23 aprile scorso, Assogestioni ha annunciato che i lavori delle Task Force riprendono a pieno ritmo con il compito di analizzare nel dettaglio la disciplina, consentire lo scambio e la discussione sull’implementazione del nuovo KID, oltre che sulle implicazioni per la disciplina nazionale.
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