Il Fmi taglia la ripresa di Eurolandia. Migliora l’economia mondiale
Italia fanalino coda del G7: +3% nel 2021. Stime al ribasso anche per Francia e Germania. Meglio gli Usa, corre la Cina. “Il virus ha bruciato 22.000 miliardi di dollari”
3 min
Meno peggio del previsto. Nell’ultimo trimestre del 2020 tre grandi Paesi europei, Germania, Francia e Spagna, dimostrano un’insperata resilienza e chiudono con un Pil migliore delle attese. Un risultato che ora fa ben sperare per il dato complessivo dell’Area euro, anche se gli occhi di economisti e mercati sono puntati sul 2021, il cui inizio pare abbia poco di sorprendente.
Partiamo con Berlino. Il prodotto interno lordo tedesco, secondo la lettura preliminare relativa al periodo novembre-dicembre, è cresciuto dello 0,1% su base trimestrale. Il dato è migliore di quanto atteso dal consenso degli economisti, che si aspettavano una lettura congiunturale invariata. Per Parigi, invece, resta comunque il segno meno, ma la contrazione è stata dell’1,3% su base trimestrale. Un risultato decisamente migliore di quanto stimato dal consenso, che aveva previsto una contrazione del 4,1%. Infine, l’economia della Spagna, sempre secondo la lettura preliminare, si è espansa dello 0,4% su base trimestrale. Un dato che stupisce ancora di più visto che il consenso degli economisti era per un calo dell’1,9%.
Ora dunque il Pil dell’Eurozona, che verrà pubblicato martedì prossimo, potrebbe sorprendere in positivo e stabilizzarsi su una contrazione trimestrale dell’1,2% circa, come fa notare l’economista Nicola Nobile di Oxford Economics. Ma occhio a lasciarsi andare all’euforia: l’esperto infatti sottolinea che sebbene il quarto trimestre si sia dimostrato finora più forte del previsto, per ora non ci sono molte indicazioni del fatto che questa dinamica possa proseguire nel primo trimestre 2021. “Tutto sommato, il deludente lancio di vaccini finora, l’estensione delle restrizioni in molti Paesi europei e gli ultimi dati ora indicano una continua debolezza nell’Eurozona nei prossimi mesi”, sottolinea Nobile.
Non cede all’ottimismo neppure Andrew Kenningham, capo economista europeo di Capital Economics, stando al quale la conferma che la Germania ha evitato una contrazione del prodotto interno lordo nel quarto trimestre dello scorso anno “è di scarso conforto dato che la sua economia si ridurrà quasi sicuramente nel primo trimestre di quest’anno”. Per l’economista, la contrazione potrebbe superarlo 0,5% previsto da Capital Economics. “Anche se un calo del Pil nel primo trimestre sembra già essere inevitabile, la domanda più grande è il resto dell’anno”, conclude Kenningham, secondo cui tutto dipende dalla velocità ed efficienza del programma di vaccinazione.
Dello stesso parere Carsten Brzeski di Ing, per il quale anche se Berlisno ha evitato una contrazione nell’ultimo trimestre del 2020, data l’attuale situazione relativa al lockdown e alle vaccinazioni, è difficile che gli riesca “la stessa magia” nel trimestre in corso. “Sebbene il numero di nuovi casi sia diminuito negli ultimi giorni, è probabile che i timori legati alle nuove varianti del virus e al lento ritmo delle vaccinazioni mantengano l’economia sotto pressione per un po'”, afferma l’esperto.
Stesso discorso per l’altro segno più, quello della Spagna. “L’inaspettato aumento dell’attività economica spagnola nel quarto trimestre contrasta con il calo del Pil registrato in Francia e Austria, dove le restrizioni legate alla pandemia sono state molto più rigide in autunno”, fa notare Jessica Hinds, economista europea di Capital Economics, secondo cui però “le prospettive economiche a breve termine sono sfavorevoli”. Pesa infatti l’aumento dei casi di Covid di inizio 2021 che ha portato le autorità a inasprire significativamente le misure di contenimento.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.