Didier Saint-Georges (Carmignac): “Italexit poco plausibile”
Secondo l'analista significherebbe tradire il mandato conferito dagli elettori al governo
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Il debito pubblico italiano cresce sempre di più. Lo certifica il Supplemento al bollettino statistico ”Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di Bankitalia. Nel mese di maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 14,6 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.327,4 miliardi. L’aumento si è verificato a causa del fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (7,6 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (5,4 miliardi, a 57,6; erano 58,9 a maggio 2017). L’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha aumentato il debito di 1,5 miliardi.
Con riferimento alla ripartizione per sotto settori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 14,9 miliardi e quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,3 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.
Sul fronte delle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, sempre nel mese di maggio, sono state pari a 33,6miliardi, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso mese del 2017.
Mentre nei primi cinque mesi del 2018 le entrate tributarie sono state pari a 155,2 miliardi, in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; al netto di alcune disomogeneità contabili, si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole.
Bankitalia lancia poi l’allarme “valute virtuali” a cui ricorre la criminalità organizzata per “il reinserimento dei proventi illeciti nell’economia regolamentata”. È quanto afferma il direttore della Uif (unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia) Claudio Clemente nel rapporto sul 2017 secondo cui le valute virtuali “si prestano anche a utilizzi illeciti o criminali, oltre ad esporre gli utenti a notevoli rischi di frode e perdite di valore”.
